venerdì 2 agosto 2019
Le loro imprese hanno «una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più»
Ritorno alla terra per 22mila giovani
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Uno storico ritorno alla terra ha portato 22mila giovani sotto i 40 anni a presentare domanda per l'insediamento in agricoltura nel Sud Italia, ma più di tre richieste su quattro (78%) non sono state al momento accolte per colpa degli errori di programmazione delle amministrazioni regionali con il rischio concreto di restituzione dei fondi disponibili a Bruxelles. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento al rapporto Svimez sull'utilizzo delle risorse comunitarie per i Piani di sviluppo rurale (Psr) del periodo 2014-2020 nelle regioni del Sud, al 1° gennaio 2019. «Una sconfitta per le speranze di tanti giovani, ma anche per il Paese che - sostiene la Coldiretti - perde opportunità strategiche per lo sviluppo in un settore chiave per la ripresa economica, l'occupazione e la sostenibilità ambientale soprattutto nel Mezzogiorno dove maggiore è il bisogno occupazionale e più elevati sono i tassi di fuga dei giovani come dimostra l'analisi di Svimez sull'emigrazione che supera l'immigrazione al Sud».

Secondo un'indagine Coldiretti/Ixè, continua la Coldiretti, «le aziende agricole condotte dai giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più». «L'Italia - evidenzia la Coldiretti - con 57.621 imprese agricole italiane condotte da under 35 nel 2018 è al vertice in Europa per numero di giovani in agricoltura».

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