mercoledì 18 maggio 2016
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B pm e Banco Popolare hanno trascinato in ribasso Piazza Affari che, dopo aver aperto in crescita di quasi mezzo punto, ha ceduto l’1,34%. All’indomani della presentazione del piano industriale post-fusione i due istituti iniziano la seduta tra le prese di profitto, vengono sospesi in asta di volatilità al ribasso, e chiudono con crolli del 6,5% per il Banco e del 5,48% per Bpm. Appesantita dal taglio della raccomandazione di Exane, anche Fca (-6,6%) ha pesato sull’andamento della Borsa di Milano. A fine seduta, l’indice milanese è stato il peggiore in Europa, in una giornata comunque non brillante anche per le altre piazze. Fuori dal paniere principale, il giorno dopo la contro opa di Bonomi-Mediobanca sulla quale il Cda si esprimerà domani, Rcs Media-Group è salita ancora e con un balzo del 3,1% si è portata a 0,71 euro, chiudendo oltre il prezzo dell’offerta pubblica in contanti a 0,7 euro. Le azioni del 'concorrente' Cairo, che non sembra intenzionato ad aumentare la sua offerta, sono cresciute dell’1,38% a 4,4 euro. Buona giornata per Mediaset, che ha chiuso in rialzo del 3% a 3,82 euro. A sostenere il titolo sono stati soprattutto i dati sul mercato pubblicitario generale resi noti alla vigilia da Nielsen.
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