lunedì 14 novembre 2011
Chiusura negativa per la Borsa di MIlano che, dopo un avvio brillante, ha invertito la rotta. Lo spread ritorna sopra i 490 punti. Continuano a salire i rendimenti dei titoli di Stato italiano.
Unicredit perde 10 miliardi nel terzo trimestre e taglia 5200 dipendenti
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Chiusura negativa per la Borsa di Milano che, dopo un avvio brillante per il conferimento dell'incarico a Mario Monti, ha invertito con decisione la rotta arrivando a perdere oltre il 2%. Il Ftse Mib cede sul finale l'1,99% a 15.464 punti e l'All Share l'1,75% a 16.243 punti. In un'Europa compatta in negativo, pesano sugli indici milanesi da un lato le incertezze sulla formazione del nuovo governo, dall'altro l'impennata dello spread Btp-Bund, tornato sopra i 490 punti base, e i rendimenti in salita. A farne le spese soprattutto le banche, con Unicredit in caduta di oltre il 6% dopo i conti e l'annuncio dell'aumento di capitale; in rosso industriali ed energia, flessioni per Mediaset e i titoli del settore finanziario. Male Campari dopo la trimestrale. Stabile sotto la soglia dei 2,2 miliardi il controvalore scambiato. I rendimenti dei titoli di Stato italiani continuano a salire, riportando la tensione sui mercati che sembrano comunque guardare con ottimismo ai governi tecnici in procinto di insediarsi ad Atene e a Roma. Oggi il ministero dell'Economia ha collocato Btp quinquennali per tre miliardi, contro una domanda pari a 4,406 miliardi, a un rendimento del 6,29%, in crescita dello 0,97%. Si tratta del massimo dal 1997. Fonti Bankitalia definiscono "soddisfacente" la domanda registrata per i Btp quinquennali messi in asta oggi dal ministero dell'Economia. La richiesta, che ha raggiunto i 4,4 miliardi di euro, spiegano le fonti, ha evidenziato un cover ratio di 1,47, superiore sia alla media di periodo (1,42) sia a quello dell'ultima asta il 13 ottobre scorso (1,34). L'ammontare collocato è stato pari al massimo offerto (3 miliardi) e sebbene il rendimento, pari al 6,29%, si sia confermato in aumento, il collocamento è avvenuto a rendimenti inferiori a quelli espressi dal mercato secondario immediatamente prima dell'asta. I rendimenti, inoltre, sono stati molto inferiori al massimo registrato alla chiusura del della giornata di mercoledì 9 novembre (7,5%). Ulteriore fattore positivo, sottolineano le fonti, è che, pur in condizioni di mercato particolarmente difficili, si sia registrata la copertura integrale dell'asta e che gli specialisti esteri siano stati aggiudicatari di una quota elevata del collocamento.I dubbi degli investitori si riflettono anche nello spread tra i btp decennali e i bund, che è tornato ad allargarsi e si trova, al momento, a 490 punti base. Chiusura in ribasso anche per la Borsa di Parigi. L'indice Cac 40 ha registrato un ribasso dell'1,28% attestandosi a quota 3.108,95 punti. La Borsa di Londra ha chiuso in ribasso dello 0,47%. L'indice Ftse-100 è sceso a quota a 5.519,04 punti.

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