venerdì 11 aprile 2014
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Piazza Affari ha chiuso in calo, dopo aver cercato invano il recupero nel finale, approfittando di un temporaneo recupero di Wall Street, dove il Nasdaq è in pareggio grazie al rialzo della fiducia dei consumatori Usa. Alla fine, però, il Ftse Mib non ce l'ha fatta ed ha ceduto l'1,07% a 21.198 punti, facendo poco meglio delle altre Piazzeeuropee, tra scambi brillanti, per 3,4 miliardi di euro di controvalore. Il paniere dei grandi titoli è rimasto sbilanciato sul segno meno, a causa di vendite che hanno colpito il settore bancario, con Bper (-2,98%), Bpm (-2,74%), Intesa (-2,61%) e Carige (-2,85%), insieme alle risparmio (-4,93%). A poco è servito lo sprint di Mps (+6,08%), che si è mossa in controtendenza insieme con Ubi (+1,4%), mentre Unicredit (-0,4%) non è riuscita a resistere. Difficoltà per Stm (-2,4%), in una seduta poco favorevole in Europa per il comparto tecnologico, dopo l'ondata di vendite che ha colpito ieri il Nasdaq (-3,1%) a New York. Hanno ceduto Eni (-0,55%) ed Enel (-1,74%), in attesa delle nomine da parte del Tesoro, che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato di presentare lunedì. Debole Mediaset (-2,65%), sulla scia dello scivolone di Mediaset Espana (-5,12% a Madrid) a seguito della cessione sottocosto di un pacchetto del 3,69% da parte di Prisa.Bene invece Rcs (+5,19%) insieme alle risparmio (+6,48%) e alle risparmio di tipo B (+10,65%). Pochi i rialzi, limitati, oltre che alle già citate Mps e Ubi, a Campari (+0,58%), Telecom(+0,34%) e Gtech (+0,38%). Bene tra i titoli a minor capitalizzazione KrEnergy (+4,49%) e Cementir (+1,91%), giù invece Italcementi (-4,86%) e Piaggio (-4%).
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