martedì 11 luglio 2023
Alla Camera la Relazione annuale, oltre 6,2 milioni di bonus sociali nel 2022. Risparmi per 3 miliardi per le famiglie in tutela da revisione prezzo gas
Bonus luce e gas, Arera: nel 2023 aumenteranno i beneficiari

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«Per l'anno 2023, si può stimare un ulteriore incremento dei beneficiari dei bonus sociali elettrico e gas, che potrebbero ammontare rispettivamente a circa 4,7 e 2,8 milioni di nuclei familiari». Così si è espresso Stefano Besseghini, presidente Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, presentando alla Camera la relazione annuale dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) su stato dei servizi e attività svolta. Va ricordato che oltre 6,2 milioni sono stati i bonus sociali erogati nel corso del 2022, secondo anno di riconoscimento automatico, alle famiglie in condizioni di disagio economico e fisico: 3.766.105 le agevolazioni per il mercato elettrico (+51,4% rispetto al 2021) e 2.441.158 per il gas (+58,7%) per un valore complessivo di oltre 2,1 miliardi di euro.
Per l'anno 2023 la soglia di accesso ai bonus energetici è pari a 15mila euro per i nuclei familiari con meno di 4 figli fiscalmente a carico e a 30mila euro per quelli con almeno 4 figli a carico. Le agevolazioni energetiche per disagio economico sono divenute automatiche dal 1° gennaio 2021.
«Sottolineo in questa sede il significativo cambiamento di metodo: fino al 2020 accedevano ai bonus sociali le famiglie con un adeguato grado di informazione e di capacità; dal 2021 ne beneficiano tutte le famiglie le cui condizioni di difficoltà economica sono certificate dall'apposito indicatore» ha spiegato Besseghini. «Il passaggio all'automatismo ha consentito quindi una straordinaria efficacia dei provvedimenti adottati nella fase emergenziale in termini di estensione della platea e attribuzione del beneficio», ha aggiunto il presidente di Arera.
«Nel semestre invernale 2022-2023 il cambiamento» fatto a partire da luglio del 2022 «della modalità di fissazione del prezzo per il servizio di tutela gas» da «una indicizzazione basata su prodotti Ttf trimestrali forward, a un indice basato sul prezzo ex-post, mensile, formato al Psv italiano» ha comportato «un vantaggio, per il consumatore in tutela», stimato «in circa 3 miliardi di euro», ha sottolineato il presidente di Arera aggiungendo che «considerando l'elevata quota di contratti nel mercato libero, indicizzati al prezzo di tutela, il vantaggio complessivo è ben più elevato».
I bonus sociali elettrico e gas per il disagio economico costituiscono in Italia «certamente gli strumenti che, per longevità, maggiore diffusione sul territorio nazionale e impatto sui nuclei familiari interessati, rappresentano la misura più significativa per contrastare, se non la povertà energetica, certamente il più marcato disagio economico-sociale sotto il profilo energetico nel nostro Paese» ha valutato Besseghini.
«Nel corso del 2022 si è avviato, coerentemente con le previsioni del PNRR, anche il progressivo trasferimento degli oneri di sistema verso la fiscalità generale». Ora «sta all'Autorità formulare una proposta su quali ulteriori oneri trasferire nel corso del 2023 e, come già indicato anche in altre occasioni, la scelta si indirizzerà sulla possibilità di trasferire la componente legata ai bonus sociali».
Questo «sia per la loro chiara finalità sociale, sia per l'impatto che si determinerebbe sugli altri consumatori al ripristino degli oneri relativi all'ampliamento della platea degli aventi diritto». Ciò detto, «se a partire dal 2024 si ripristinassero le normali condizioni di erogazione del bonus (pari al 30% del costo annuale per il settore elettrico e del 15% per il settore gas) con assunzioni prudenziali sulla platea dei beneficiari e sull'evoluzione dei costi dei prodotti questo determinerebbe un onere per la finanza pubblica di circa un miliardo di euro l'anno».
«È chiaro che chi ha sofferto di più e chi soffre di più dei prezzi alti dell'energia sono le famiglie più deboli. Di conseguenza anche oggi che rispetto a un anno fa possiamo ritenere il prezzo dell'energia basso è ancora un prezzo che è doppio rispetto a due anni fa. E come tale, rispetto alle famiglie più deboli che hanno mantenuto il reddito fisso è un dovere ed è una scelta politica di questo governo intervenire a loro favore» ha commentato il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto, interpellato sui bonus sociali a margine della presentazione della Relazione annuale di Arera. L'intenzione, ha proseguito il ministro, è «di mantenere la struttura così com'è, quindi una platea larga, compatibilmente con quella che è la contingenza dei prezzi dell'energia e naturalmente la disponibilità del bilancio dello Stato».

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