venerdì 31 dicembre 2021
L’aggiornamento dei prezzi indicati dall’Arera è peggiore delle previsioni: +55% per l’elettricità e +41,8% per il metano
Bollette, aumento da 944 euro

Ansa

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La prevista mazzata, per il portafoglio dei consumatori, sui rincari delle bollette – dovuta alla crescita dei prezzi delle materie prime – è arrivata. Più dura di quanto ipotizzato.

Dal 1° gennaio, infatti, l’aumento della bolletta dell’elettricità per la famiglia tipo in tutela sarà del 55%, mentre per quella del gas del 41,8%, complessivamente si arriverà a 944 euro di spesa in più nei 12 mesi che vanno da aprile 2021 a marzo 2022 rispetto ai dodici mesi precedenti (+334 euro per l’elettricità e +610 per il gas). Lo ha comunicato l’Arera – l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente – che ha diffuso l’aggiornamento per il primo trimestre 2022.

Gli aumenti sono mitigati dagli interventi del governo, che nella Manovra approvata ieri ha stanziato 3,8 miliardi di euro per contenere i rincari, aiutare le famiglie più fragile e le piccole imprese. Senza quel contributo gli incrementi record delle materie prime avrebbero portato ad un aumento del 65% della bolletta dell’elettricità e del 59,2% di quella del gas. L’Arera ha ricordato di avere potuto confermare l’annullamento transitorio degli oneri generali di sistema in bolletta e ha potenziato il bonus sociale alle famiglie in difficoltà. Il governo ha anche ridotto l’Iva sul gas al 5% per il trimestre. Di fatto per 2,5 milioni di nuclei familiari fragili che in base al loro Isee hanno diritto ai bonus sociali per l’elettricità e per gli 1,4 milioni di famiglie che fruiscono del bonus gas, i temuti incrementi tariffari sono stati sostanzialmente compensati, precisa l’Arera. I bonus per le famiglie più povere ammontano a circa 600 euro: 200 euro per l’elettricità (nuclei con 3-4 componenti) e 400 euro per il gas (famiglie fino a 4 componenti, con riscaldamento a gas in zona climatica D). Inoltre, come previsto dalla Legge di Bilancio, l’Authority ha definito, per i clienti domestici che dovessero trovarsi in condizioni di morosità, la rateizzazione delle bollette di elettricità e gas emesse da gennaio ad aprile 2022, per un periodo massimo di 10 mesi e senza interessi. Per la rateizzazione è prevista un fondo di 1 miliardo, con un meccanismo di anticipo alla filiera elettrica attuato attraverso la Csea, la Cassa per i servizi energetici e ambientali.

Gli aumenti delle bollette riflettono il trend di forte crescita delle quotazioni internazionali delle materie prime energetiche e del prezzo della CO2. In particolare, ha spiegato l’Arera, il prezzo spot del gas naturale al TTF (il mercato di riferimento europeo) è aumentato, da gennaio a dicembre di quest’anno, di quasi il 500% (da 21 a 120 /MWh nei valori medi mensili); nello stesso periodo, il prezzo della CO2 è più che raddoppiato (da 33 a 79). La crescita dei costi del combustibile e della CO2 si è riflessa sul prezzo dell’energia all’ingrosso (PUN) che, nello stesso periodo, è aumentato di quasi il 400% (da 61 a 288 /MWh nei valori medi mensili). E le ripercussioni sui prezzi per i consumatori si sono registrate in tutta Europa. Guardando il primo trimestre 2022, i prezzi a termine rilevati nel mese dicembre non segnalano ancora un’inversione di tendenza, attestandosi per il gas naturale intorno ai 118 /MWh e per l’elettricità intorno ai 300 /MWh.

Fortunatamente nelle ultime settimane i prezzi del gas sono in calo, a causa delle temperature più elevate della media in Europa e grazie ai carichi di Gnl provenienti dagli Stati Uniti. All’hub olandese Ttf il gas è stato scambiato a 88 euro per Mwh contro i 180 euro della settimana di Natale.

In Italia, i consumatori parlano di stangata senza precedenti e di misure insufficienti. Gli incrementi dei costi dell’elettricità ricadono anche sul mondo manifatturiero: dopo gli allarmi dei giorni scorsi di molte associazioni ieri si è levato il grido del comparto tessile e abbigliamento per voce di Smi, Sistema moda Italia.

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