giovedì 5 settembre 2013
​Eurozona in crescita, ma il tasso d'interesse resta fermo allo 0,50%. Il presidente della Banca centrale frena gli entusiasmi: «Siamo solo all'inizio, meglio essere cauti. La crisi siriana? Pronti ad agire».
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La Banca Centrale Europea nella riunione di oggi ha lasciato il tasso d'interesse di riferimento fermo allo 0,50%. La decisione era attesa dal mercato. L'Eurotower ha lasciato invariati anche il tasso marginale all'1% e quello sui depositi a zero.Il presidente della Bce Mario Draghi ha spiegato che gli ultimi dati confermano che la crescita, tornata in positivo nell'Eurozona, è in miglioramento graduale ma ciononostante la Bce manterrà una politica monetaria accomodante con tassi fermi o in calo per un periodo prolungato.La Banca centrale europea ha anche alzato leggermente le nuove stime di crescita per l'Eurozona per il 2013, con un Pil ora atteso in calo dello 0,4% quest'anno: la stima precedente parlava di un -0,6%. Ma Draghi non cede al facile ottimismo: "Sono molto, molto cauto sulla natura della ripresa in corso, siamo solo all'inizio e i germogli sono ancora molto verdi".E poi si dice pronto a far fronte alle difficoltà che potrebbero derivare dalla crisi siriana. "Siamo certamente pronti ad agire e abbiamo ben presenti i rischi geopolitici che potrebbero derivare dalla situazione in Siria".
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