giovedì 16 giugno 2011
Passando in rassegna i programmi di stabilità dei Paesi dell'euro, la Banca centrale europea rileva che «in molti casi i piani non sono del tutto convincenti», mentre il Pil dovrebbe crescere.
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L'aggiornamento del programma di stabilità italiano, che punta al pareggio di bilancio entro il 2014, indica che «vanno ancora specificati per il periodo 2013-2014 ulteriori interventi per un importo cumulato pari circa al 2,3% del Pil». Lo rileva la Banca centrale europea nel suo bollettino mensile. Nel documento la Bce, passando in rassegna i programmi di stabilità dei Paesi dell'euro, rileva che «in molti casi i piani non sono del tutto convincenti», anche perché «l'evoluzione del risanamento presentata nella maggior parte dei programmi non trova sufficiente riscontro in misure concrete, soprattutto dopo il 2011». TENSIONI BOND ANCHE IN SPAGNA E BELGIONegli ultimi tre mesi i premi di rendimento decennali «si sono notevolmente ampliati per Grecia, Irlanda e Portogallo». E «anche le tensioni nei mercati del debito sovrano di Belgio, Italia e Spagna si sono riflesse in questo periodo nelle oscillazioni relativamente ampie dei differenziali con i titoli tedeschi». A rilevarlo è la Banca centrale europea nel suo bollettino mensile. Secondo l'Eurotower, l'espansione dei consumi privati «dovrebbe essere contenuta nel 2011 per l'impatto negativo dei rincari delle materie prime sulla crescita del reddito disponibile reale. Successivamente, a fronte delle attese di un calo delle spinte inflazionistiche e di un incremento sia dell'occupazione sia dei redditi per occupato, il reddito disponibile reale, e di conseguenza i consumi privati dovrebbero registrare un'accelerazione». In base alle nuove stime i consumi privati dovrebbero crescere nel 2011 in una forchetta compresa tra lo 0,6 e l'1,2% e tra lo 0,4 e il 2,2% nel 2012, mentre per quelli collettivi è indicato un intervallo tra -0,4 e 0,6% per quest'anno e tra -0,5 e 0,9% per il prossimo.RIALZATE LE STIME DEL PIL NELL'EUROZONAGli esperti dell'Eurosistema hanno rialzato le stime sulla crescita del Pil nell'Eurozona per il 2011 lasciando sostanzialmente invariate quelle per il 2012. In base alle nuove proiezioni elaborate sulla base delle informazioni disponibili al 24 maggio, il Pil dovrebbe crescere in media d'anno, in un intervallo dell'1,5-2,3% nel 2011 e dello 0,6-2,8% nel 2012. Le previsioni elaborate lo scorso marzo indicavano invece una forchetta  dell'1,3-2,1% per quest'anno e e dello 0,8-2,8% per il prossimo. Le previsioni di giugno dell'Eurosistema, spiega la Bce, «sono sostanzialmente in linea» con quelle delle organizzazioni internazionali.
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