giovedì 11 novembre 2010
La Banca centrale europea nel suo bollettino mensile: le riforme costituiscono un «rafforzamento» del quadro di sorveglianza, ma sollevano dubbi l'assenza di sanzioni automatiche e di una «regola» sulla riduzione del rapporto fra debito e Pil. Confermato il tasso di disoccupazione al 10,1% .
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Le proposte di riforma della governance economica dell'Ue avanzate dal Consiglio Ue "non bastano ad assicurare quel salto di qualità" necessario. A scriverlo è la Banca centrale europea nel suo bollettinomensile: le riforme - si legge - costituiscono un "rafforzamento" del quadro di sorveglianza, ma sollevano dubbi l'assenza di sanzioni automatiche e di una "regola" sulla riduzione del rapporto fra debito e Pil.Gli ultimi dati macroeconomici indicano "una dinamica di fondo positiva della ripresa economica" dell'area euro. Tuttavia vi sono "rischi" e "preoccupazioni" in merito alle rinnovate tensioni nei mercati finanziari".Migliorano le previsioni degli economisti delle istituzioni finanziarie sulla crescita dell'area euro e sulla disoccupazione nei Sedici. È quanto emerge dal bollettino mensile della Bce che riporta i risultati dell'indagine su 61 previsori esterni all'Eurotower. La crescita 2010 è stata rialzata all'1,6% (da 1,1% di tre mesi fa), quella del prossimo anno all'1,5% (da 1,4%), quella 2012 all'1,7% (da 1,6%). Confermata all'1,8% la crescita nel 2015.Quanto al tasso di disoccupazione, è confermato al 10,1% per quest'anno, mentre le stime scendono al 10% per il 2011 (da 10,2%), al 9,6% per il 2012 (da 9,8%) e all'8,3% per il 2015 (da 8,4%).
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