mercoledì 26 agosto 2020
L'Ivass segnala altri 7 canali web che truffano i clienti: nel 2020 sono in tutto già 148. Aumentano i rischi per chi acquista polizze online
Auto, aumentano i siti che vendono assicurazioni false
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L'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) ha segnalato oggi di aver individuato altri 7 siti irregolari che distribuivano polizze assicurative false. «E' un dato in crescita esponenziale. I siti “fake” sono ormai diventati un'emergenza di cui deve occuparsi anche il legislatore. A fronte di 50 siti irregolari individuati nel 2017, si è passati a 103 nel 2018, il doppio, 168 nel 2019, con un incremento del 63,1% rispetto al 2018 e del 236% rispetto al 2017. Ebbene, nel 2020 siamo già a quota 148. Andando avanti con questo ritmo a fine anno si arriverebbe a 226 siti, un bollettino di guerra», afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

«E' evidente che serve anche un intervento del legislatore, sia per inasprire le pene per questi truffatori sia per attenuare le sanzioni per il consumatore che in perfetta buona fede sottoscrive polizze false», prosegue Dona. Nel 2019, per la violazione dell'art. 193 del Codice della strada, sottolinea, «sono state comminate dalle forze dell'ordine 177.029 multe, 66.801 da carabinieri, 55.747 dalla polizia e 54.481 dai vigili dei comuni capoluogo. Multe che variano da 849 a 3.396 euro. Molti di questi consumatori non sapevano che il loro veicolo non era assicurato e di essere vittime di una truffa. Ma l'art. 193, purtroppo, non distingue tra chi, con dolo, decide consapevolmente di non assicurarsi e chi si è incautamente fidato di un sito “fake”. Ecco perchè abbiamo chiesto al Parlamento di modificare il Codice della strada, ma finora la richiesta non è stata accolta» conclude il presidente dell'Unione Consumatori.


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