lunedì 18 giugno 2018
L'amministratore delegato del marchio del Gruppo Volkswagen è accusato di frode e falso in atti d'ufficio
Scandalo senza fine: arrestato Stadler (Audi)
COMMENTA E CONDIVIDI

Il ceo dell'Audi, Rupert Stadler, è stato fermato dalla polizia. Lo riferisce la Dpa, citando fonti della Volkswagen. Il manager è indagato nell'ambito del dieselgate. Il gruppo automobilistico è sotto indagine dal 2015 da parte della procura di Monaco di Baviera, oltre che dalle autorità di diversi paesi, per lo scandalo sulle manipolazione illegali alle centraline di alcuni motori a gasolio. La scorsa settimana Volkswagen, di cui il marchio Audi fa parte, ha accettato di pagare, riconoscendo la propria responsabilità, la sanzione di 1 miliardo di euro decisa dalla procura di Stato di Braunschweig. Ma i guai giudiziari del Gruppo sono ben maggiori coinvolgendo non solo la Germania ma altri 55 paesi e comprendono anche la manipolazione del mercato azionario. Complessivamente Volkswagen ha dovuto accantonare 27 miliardi di euro per fare fronte a sanzioni, riacquisto azioni e costi mentre gli investitori la accusano di aver informato il mercato troppo tardi dell'inchiesta.

Il dieselgate dunque continua ad essere una bufera inarrestabile per il mondo dell'auto. L'annuncio dei guai giudiziari per Rupert Stadler arriva pochi giorni dopo la notizia di un maxi richiamo per Daimler-Mercedes di 238.000 auto in Germania che coinvolge in tutto 774.000 diesel in Europa. Anche in questo caso la ragione del richiamo è simile: un sistema di emissione dei gas non conforme alla legge nei modelli delle auto diesel GLC 220D e C 220D. Nemmeno un mese fa l'amministratore delegato di Audi
profetizzava: «La crisi diesel non è ancora passata» e pochi giorni dopo la motorizzazione tedesca disponeva un richiamo per
circa 60.000 veicoli Audi.

Ora lo stesso Ceo del marchio controllato dal gruppo Volkswagen è caduto nelle maglie della giustizia tedesca. La sua abitazione privata era stata perquisita nei giorni scorsi, e insieme a lui è stato indagato un'altro membro del Cda, come ha reso noto la procura di Monaco II. A entrambi viene contestato il reato di frode e falso in atti d'ufficio. Si tratta, ancora una volta, dell'accusa di essere stati a conoscenza e di aver portato sul mercato veicoli diesel con un software che manipolava il controllo della soglia delle emissione di gas nocivi. Stadler è il ceo di Audi dal 2007 e nel 2010 è entrato a far parte del cda di VW. È il settimo top manager del gruppo ad essere stato arrestato da quando è scoppiato il dieselgate, 3 anni fa. Volkswagen non si è limitata a
difenderlo ma l'anno scorso ha esteso di altri 5 anni il suo contratto e ha ampliato le sue responsabilità. Lui ha sempre sostenuto di non sapere nulla delle scandalo.

Nei giorni scorsi il presidente della confindustria tedesca (BDI), Dieter Kempf, non aveva risparmiato critiche al managment del settore automobilistico nel suo insieme: «Chi ha fatto errori deve chiamarli con il loro nome, scusarsi, ripararli, assumersi la
responsabilità e quindi recuperare la fiducia dei clienti». Dopo la scoperta delle violazioni sulle emissioni, ha continuato
Kempf «non vi nascondo che mi sarei aspettato un altro comportamento».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: