venerdì 28 settembre 2018
Le difficoltà legate alla mancata vendita del terzo ponte sul Bosforo
Il nuovo ponte Yavuz Sultan Selim, il terzo ponte sul Bosforo (Ansa)

Il nuovo ponte Yavuz Sultan Selim, il terzo ponte sul Bosforo (Ansa)

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Il cda di Astaldi ha deliberato di presentare, dinanzi al Tribunale di Roma, una domanda di concordato preventivo "con riserva" prodromica al deposito di una proposta di concordato preventivo in continuità aziendale. Lo annuncia una nota, precisando che la scelta dipende dal protrarsi della procedura di vendita del Terzo Ponte sul Bosforo, determinato dalle vicende politiche ed economico-finanziarie che hanno interessato la Turchia nel corso del 2018, ha imposto di adeguare il complessivo piano di rafforzamento patrimoniale e finanziario presentato al mercato. L'ottenimento di una offerta vincolante per la vendita del Terzo Ponte sul Bosforo era posta come una delle condizioni per la formazione del consorzio di garanzia per l'aumento di capitale.
Milano, 28 set. Immediate le ripercussioni in Borsa: avvio in deciso ribasso, con il titolo che mostra una flessione del 14%.

Nel comunicato Astaldi sottolinea che "il piano, basato, tra l'altro, sull'aumento di capitale già deliberato dall'assemblea e sulla cessione degli asset in concessione, deve tenere conto delle conseguenze determinate dalle mancate disponibilità finanziarie nei tempi previsti". Con la domanda di concordato la società intende avvalersi di uno strumento di gestione della crisi per superare una temporanea tensione finanziaria, causata principalmente dai fattori sopra indicati, che ha determinato ritardi con riferimento, tra l'altro, allo start-up di alcune nuove commesse acquisite, all'incasso di alcuni anticipi e al regolare avanzamento di alcuni progetti per cui la Società ritiene non più perseguibili ad oggi gli obiettivi aziendali delineati nel Piano Strategico 2018-2022. In ogni caso, anche nel corso del concordato preventivo 'con riserva', la società continuerà ad operare in regime di continuità aziendale - proseguendo, tra l'altro, nell'esecuzione dei contratti pubblici in corso e partecipando, nei modi consentiti dalla vigente legislazione, a nuove gare. È in fase avanzata lo studio, da parte della società, unitamente agli advisor nominati, di un nuovo piano in continuità aziendale da sottoporre al vaglio di ammissibilità del Tribunale medesimo nonché all'approvazione dei creditori. Astaldi ritiene che "le complessive misure adottate con l'ausilio dei propri consulenti possano consentire di meglio salvaguardare il patrimonio aziendale, anche a garanzia dei creditori, e di superare le attuali tensioni finanziarie nella continuità dell'operatività della Società in Italia e all'estero".

Inoltre il cda della società, che non pubblicherà la semestrale prevista oggi, ha deliberato di chiedere l'esclusione volontaria delle azioni della Società dal segmento Star e il passaggio delle stesse al segmento Mta organizzato e gestito da Borsa Italiana.

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