martedì 31 maggio 2016
​Una settimana ricca di appuntamenti sulla manifattura digitale per diffondere l’educazione alla creatività e all’innovazione.
Aspettando Maker Faire Rome
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Dalle Isole Canarie alla Grecia, dall’Estonia alla Turchia, dal Portogallo alla Svezia, passando per Francia e Germania, la settimana più ricca di eventi maker sta per partire. Fino al 5 giugno 2016 si svolgerà, infatti, la prima European Maker Week, un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea e realizzata da Maker Faire Rome – The European Edition, in collaborazione con Startup Europe e il Comitato delle Regioni per avvicinare i cittadini europei al mondo dei maker e come tappa di avvicinamento alla prossima Maker Faire europea che si terrà a Roma dal 14 al 16 ottobre. Creare un circuito virtuoso per  diffondere la cultura della manifattura digitale e rafforzare l’ecosistema per la crescita e l’innovazione delle piccole e medie imprese sono gli obiettivi principali dell’European Maker Week.“L’idea - affermano Massimo Banzi e Riccardo Luna, curatori della Maker Faire Rome - è stata avanzata da noi, nel febbraio scorso, durante una riunione alla Commissione Europea e ha subito riscosso molto interesse. Insieme al team di Maker Faire Rome abbiamo cominciato subito a lavorarci e se questi sono i risultati vuol dire che abbiamo saputo intercettare il grande fermento che c’è attorno ai temi dell’innovazione e della manifattura digitale”.L’Europa si conferma leader del movimento maker e non è un caso che l’ultima edizione della Maker Faire Rome abbia superato i 100mila visitatori in soli tre giorni di esposizione. E’ in Europa, infatti, che si registra la più alta concentrazione di Fablab e Makerspace, e che ha dato i natali a progetti rivoluzionari quali Genuino, Rapberry Pi, Microbit e RepRap.Gli eventi che affollano il calendario dell’European Maker Week sono stati proposti, in gran parte, da FabLab e Maker Space che, spesso, lavorano fianco a fianco all’imprenditoria locale nei vari Paesi europei e che fungono da veri e propri laboratori d’innovazione. Notevole anche la partecipazione di Università, scuole e istituti di formazione.
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