È veramente così difficile trovare talenti con competenze tecnologiche? L’unica risposta possibile a questa domanda è sì. Perché manca il capitale umano. Dalle Università, infatti, escono un numero non sufficiente di figure che possano soddisfare la domanda. Fortunatamente le matricole a Ingegneria, perlomeno presso l’Università di Pavia con cui Ariadne ha stretti rapporti di collaborazione, sono in aumento: si è diffusa la consapevolezza che chi decide di intraprendere un percorso di studio in ambito ingegneristico e informatico ha, ancora prima di laurearsi, un numero molto alto di offerte di lavoro, in Italia e all’estero. Il timore è che nonostante si sia allargata la base degli iscritti il numero dei laureati cresca molto lentamente a causa dei troppi abbandoni lungo un percorso di studi che non è, comunque, alla portata di tutti.
«Io credo – dichiara Marcello Ricotti, ceo di Ariadne Digital – che questa difficoltà a trovare talenti in questo ambito dipenda dalla percezione che si tratti di un settore di nicchia adatto solo a figure molto tecniche. Nella realtà il mondo del digitale richiede figure variegate: non solo tecnici informatici, ma anche project manager, esperti di comunicazione digitale, gestori di sistemi informatici. La lista, in un settore sicuramente competitivo, è molto lunga e soprattutto con una disoccupazione prossima allo zero, retribuzioni e contratti anche in ingresso interessanti e ottime possibilità di crescita professionale, anche in contesti internazionali. Non dimentichiamo che, entro il 2020, circa il 50% delle posizioni lavorative nell’economia hi-tech saranno vacanti a causa della mancanza di competenze. Un dato impressionante che dimostra, in modo assolutamente chiaro, un gap che deve necessariamente essere colmato con il supporto delle aziende, ma anche delle università e delle scuole».
Ariadne University è anche un’occasione per sviluppare il talento direttamente on the job. Ariadne è, da sempre, molto attenta alla formazione e allo sviluppo delle competenze necessarie per operare, ad altissimi livelli, nel settore che le è proprio. Oltre a organizzare corsi per i neoassunti coinvolgendo docenti universitari, Ariadne è presente anche presso l’Università di Pavia ove, ormai da tre anni, organizza una serie di workshop per mostrare, agli studenti dei corsi in ingegneria informatica e biomedica, come si progettano e sviluppano sistemi digitali moderni. «La mancanza di risorse – conclude Ricotti – rappresenta davvero un problema perché limita le opportunità di crescita dell’azienda in un momento in cui la domanda lo richiede insistentemente. Infatti è sempre più frequente che grandi aziende, impegnate nel processo di trasformazione digitale, si rivolgano a noi per affidarci incarichi strategici in questa direzione».
Ma il mercato ha bisogno non solo di tecnici informatici, ma anche di project manager, esperti di comunicazione digitale, gestori di sistemi informatici
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