Studenti, laureandi e laureati incontrano aziende del settore nel quale si stanno specializzando: placement, insomma. Ma per la prima volta in Italia le discipline coinvolte sono quelle archeologiche, che tradizionalmente avevano come sbocco occupazionale soprintendenze, università, musei ed enti pubblici. In realtà negli ultimi anni, anche in virtù delle recenti normative in materia di archeologia preventiva e delle esigenze di tutela del patrimonio storico-artistico, è nata una nuova figura professionale e si sono aperte nuove opportunità all’interno di società, ditte e cooperative, alle quali è stata in gran parte demandata la conduzione diretta sul campo degli interventi di emergenza. L’appuntamento è per lunedì 4 aprile, alle ore 10, all'aula Odeion - Edificio di Lettere - piazzale Aldo Moro, a Roma. Accanto alle opere del Museo dell'Arte classica della Sapienza, saranno allestiti gli stand delle cooperative, delle ditte e delle associazioni di categoria (sono previste una dozzina di soggetti che presenteranno le loro attività e opportunità), sarà presentato lo spin-off Archeo_web della Sapienza a cura di Paolo Carafa e interverranno esponenti dell’Associazione nazionale archeologi (Ana) e della Confederazione italiana archeologi (Cia). Nel pomeriggio si svolgerà la tavola rotonda L’Università per la professione di archeologo, moderata da Alessandro Vanzetti, e che vedrà partecipare tra gli altri Luigi Malnati, direttore generale del Ministero dei Beni e le Attività culturali ed esponenti delle soprintendenze e delle università. Il tema è come il sistema università possa contribuire al meglio alla formazione di archeologi da campo che agiscano nel settore privato e favorire il dialogo tra mondo delle imprese e mondo accademico. L’incontro, organizzato dal dipartimento di Scienze dell'antichità della Sapienza, è il primo esperimento del genere in questo settore, quest’anno rivolto solo alle aziende con sede nel Lazio.