martedì 20 gennaio 2015
​​Il presidente Montezemolo: obiettivo ritorno all'utile nel 2017, preoccupano dollaro e prezzo della benzina. Il numero due Hogan: non si può guardare al passato.
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​Dal di fuori, per governo, politici e sindacalisti, questi presenti anche oggi per richiedere la riassunzione di tutti i dipendenti, Alitalia è risanata. Dal di dentro, per il managment, il lavoro incomincia ora e non sarà facile anche per le difficoltà sopraggiunte. Alitalia, marchiata Etihad, dovrà affrontare una complicata ristrutturazione e conferma il ritorno in bonis nel 2017, hanno spiegato in una conferenza stampa Luca Cordero di Montezemolo, James Hogan e Silvano Cassano rispettivamente presidente, vicepresidente e Ad della compagnia aerea. Una rivoluzione resa più difficile dal rafforzamento del dollaro "che aumenta i costi", e dall'impossibilità di godere fin da subito del benefico effetto del calo greggio a causa delle prenotazioni di carburante "già fatte in anticipo che peseranno per i 2/3 dei rifornimenti" nella prima metà dell'anno, ha spiegato Cassano al termine della presentazione del piano strategico. Per questo rispetto ai dati iniziali, diffusi al momento dell'accordo fra i due vettori nel 2014, l'utile netto del 2017 è stato limato: "dovremmo arrivare vicino ai 100 milioni", erano 108 nella precedente versione. "Non si può guardare al passato" ha risposto Hogan, chiudendo la porta ad ogni possibilità di reintegro del personale oggi in cassa integrazione e destinato al licenziamento. Anche perchè Alitalia continua a "perdere cifre significative", ha aggiunto l'ex presidente di Confindustria Montezemolo. Alitalia si avvantaggerà per il proprio piano di trasformazione in vettore intercontinentale della lista di prenotazione aerei di Etihad così da modulare la flotta alle esigenze. Prima si rafforzerà verso la Cina, già dal 2015, poi Usa e Sud America. I 14 A320, utili soprattutto per il medio raggio, sono stati venduti ad Air Berlin, altra partecipata di Etihad, con beneficio per le società al piano superiore. Con i tedeschi la collaborazione si farà più stretta, per cercare di recuperare clienti business nel Nord Italia. Base a Milano per il trasposto merci.
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