mercoledì 1 gennaio 2014
Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà 340 euro. Invece per Fismo-Confesercenti la spesa media a persona si attesterà sui 155 euro.
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Al via da domani in Basilicata e Campania i saldi invernali, in tutte le altre regioni l'appuntamento è fissato per il 4 gennaio, con l'eccezione della Sardegna che ha anticipato la data di inizio al 6 dicembre 2013 per le zone colpite dall'alluvione. Con sconti iniziali tra il 30 e il 40% si spera nella ripresa dopo un anno difficile. Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà 340 euro per l'acquisto di capi d'abbigliamento, calzature ed accessori, per un valore complessivo di 5,4 miliardi di euro, pari al 18% del fatturato annuo del settore. Secondo Fismo-Confesercenti, invece, la spesa media a persona si attesterà sui 155 euro. Saranno i più convenienti degli ultimi dieci anni - sottolinea l'associazione - con sconti a partire dal 30-40% da subito. Inoltre sarà anche l'occasione per recuperare il calo di vendite di Natale e per invertire il trend. "Tutta la stagione autunno-inverno ha reso ancora evidente una situazione graveper i consumi, stante la ormai cronica difficoltà in cui versano i due motori capaci di muoverli: un reddito disponibile reale tornato ai livelli di 27 anni fa e un sentiment negativo che vede ben il 66% degli italiani sfiduciati. Penso però - afferma Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e vice presidente di Confcommercio - che prima o poi si dovrà assistere ad un'inversione di tendenza della spesa delle famiglie ed auspico che ciò possa coincidere proprio in occasione dell'avvio di questi saldi. Questa aspettativa meno pessimistica, nasce anche dal fatto che i consumatori tornerebbero volentieri al negozio 'sotto casa', prediligendo il binomio qualità-prezzo del dettaglio plurimarca di qualità. Insomma - conclude il presidente di Federazione Moda Italia - dopo un lungo periodo così austero, spero che, nonostante le preoccupazioni, la demoralizzazione e lo sconforto, gli italiani non rinuncino al tradizionale e straordinario rito dei saldi, sempre capace di attrarre anche numerosi turisti amanti del bello, del buon gusto e del fashion. Spazio dunque alla soddisfazione dei desideri con la ricerca dell'affare. Abbigliamento, calzature ed accessori saranno, infatti, scontati mediamente del 40%".  Il 2013 infatti è stato l'anno nero della moda. Secondo le stime dell'Osservatorio Confesercenti hanno chiuso quasi 1.000 negozi al mese. "Il 2013 - si legge in una nota - termina con la cessazione di oltre 11.900 imprese della distribuzione moda, al ritmo di 1.000 negozi chiusi ogni mese. Ci auguriamo che il 2014 porti finalmente la tanto attesa inversione di tendenza". Nell'anno appena concluso ci sono state 5.457 aperture, 11.959 chiusure con un saldo di -6.502.Il Codacons sottolinea che otto negozianti su dieci a Napoli, Milano e Roma hanno già avviato i saldi dal 30 dicembre, in anticipo sulla data ufficiale. Si va da chi mette sfacciatamente le scritte promozionali in vetrina, a chi si ingegna inviando ai clienti sms, letterine, tessere sconto fino a chi, molto più semplicemente, abbassa il prezzo al momento dell'acquisto. In particolare, sottolinea l'associazione dei consumatori, i saldi sono già iniziati dell'85% dei negozi di Napoli (complice la partenza anticipata al 2 gennaio), l'80% di quelli di Roma ed il 75% di quelli di Milano (era il 65% il 27 dicembre).Secondo l'Osservatorio Federconsumatori infine il numero delle famiglie che si dichiarano propense ad acquistare a saldo sarà pari ad appena il 36%-37% di esse, ossia circa 8,9 milioni nuclei in totale. Ci sarà, inoltre, una forte diminuzione della spesa per i saldi, pari all'11,3%, rispetto allo scorso anno quando vi era già stata una contrazione del 18,8%.
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