venerdì 20 ottobre 2017
Indagine su un campione di 500 persone: poca attenzione a rischi e mancanza di strategia. Le associazioni: ecco le nostre regole
Investitori lombardi poco consapevoli, ecco il decalogo
COMMENTA E CONDIVIDI

I lombardi sono risparmiatori consapevoli, ma non troppo. Sono al corrente dei rischi che corrono, ma fanno nulla per evitarli. Nonostante un alto livello d'istruzione non sanno adottare una strategia che metta a fuoco obiettivi e aspettative. Si potrebbe dire che “investono ma non sanno bene perché”, vista la mancanza di una pianificazione temporale. Sono alcuni dei dati che emergono da una ricerca condotta da Gmc Ricerche su un campione di 500 lombardi fra i 35 e i 65 anni per conto di Adiconsum Lombardia e Federconsumatori Lombardia, nell'ambito del progetto “Chiedi un prestito al (tuo) risparmio”.

“L'indagine evidenzia che l’educazione finanziaria, intesa come semplice conoscenze di norme, prodotti e procedure, è insufficiente. L'investitore privato lombardo è istruito, informato, ma ha un approccio superficiale all'investimento quindi al rischio che corre - commenta Carlo Piarulli, presidente Adiconsum Lombardia -. Possiamo dire che conosce le regole di condotta per un investimento accorto e consapevole, ma non le applica”. Con il supporto di un comitato scientifico composto da esperti del mondo economico e finanziario, Adiconsum Lombardia ha stilato il “Decalogo dell’investitore consapevole” (che verrà pubblicizzato nei 90 sportelli presenti sul territorio) e lo ha sottoposto al campione dell'indagine. Ai 500 investitori è stato quindi chiesto di assegnare un grado di importanza alle dieci regole ed anche l'effettivo rispetto. I risultati sono per certi versi incredibili. Solo il 74% degli intervistati ritiene importante “non firmare se non si è capito” e solo il 62% si attiene a questa regola. Analogamente, solo il 67% degli intervistati ritiene importante verificare la documentazione dell’avvenuto investimento; percentuale che, a livello operativo, si riduce al 52%. Superficialità da parte dei risparmiatori lombardi anche sul capitolo “costi”: solo il 57% risponde “molto” all'interrogativo se si domanda a quale prezzo riavrà, in caso di imprevisti, i risparmi investiti.

Dal confronto tra importanza attribuita al Decalogo e comportamenti, l'indagine traccia una sintesi di "tipicizzazione" degli investitori lombardi legata ad alcune componenti principali: scrupolosità e importanza dei controlli, pianificazione e valutazione dei rischi, definizione bisogni e interrogazione sui rischi, rispetto degli obiettivi, attenzione ai costi. Il 43% degli investitori si colloca nella tipologia dei “Saggi” perché segue il decalogo e ne riconosce l’importanza. Di questi, la maggioranza (51,7%) è rappresentata da donne. I Formalisti sono il 18,8%: sono attenti agli aspetti formali del controllo, ma meno alla pianificazione, ai rischi e ai costi dell’investimento. Donne in maggioranza anche tra i Pianificatori (12,2%), meno inclini al controllo degli aspetti formali, ma attenti nella pianificazione dell’investimento e alla valutazione dei rischi. Gli Approssimativi sono il 10%, i Provvidenzialisti l'8,2%, gli Insipidi il 5,2% e gli Incoerenti il 2%.

L'impegno di Adiconsum Lombardia per il risparmio attento e consapevole è fatta anche di impegni concreti sul territorio: da Tirano, in Valtellina, prenderà il via il 27 ottobre lo spettacolo itinerante nelle scuole “Il denaro non parla” sul tema del denaro e del risparmio che farà tappa a Milano, Sondrio, Brescia, Legnano, Abbiategrasso. I bambini delle scuole primarie lombarde (classi terze-quinte) saranno coinvolti in un mini concorso letterario.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: