lunedì 30 dicembre 2013
A Napoli partono il 2, mentre nelle altre regioni l'appuntamento è per sabato 4. Codacons: sconti già nell'80% dei negozi.
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Tra pochi giorni iniziano i saldi. A Napoli partono il 2 gennaio, mentre nelle altre regioni (compreso il Lazio) l'appuntamento è per sabato 4 gennaio. Questo, almeno, secondo i calendari ufficiali stabiliti. La realtà, invece, è ben diversa, almeno stando a quanto denuncia il Codacons. Secondo le verifiche a campione effettuate dall'associazione a Napoli, Milano e Roma, in media l'80% dei negozianti sta già effettuando gli sconti: da chi mette sfacciatamente le scritte promozionali in vetrina, a chi si ingegna inviando ai clienti sms, letterine, tessere sconto o, molto più semplicemente, abbassa il prezzo al momento dell'acquisto. In particolare i saldi sono già iniziati dell'85% dei negozi di Napoli (complice la partenza anticipata al 2 gennaio), l'80% di quelli di Roma ed il 75% di quelli di Milano (era il 65% il 27 dicembre). Percentuali destinate ad alzarsi ulteriormente nei prossimi giorni.Per il Codacons si tratta "dell'ennesima dimostrazione di quanto sia anacronistico e ridicolo che le regioni debbano ancora fissare ogni anno le date dei saldi invece di lasciarle alla libera scelta di ogni singolo negoziante. Inoltre il crollo delle vendite di Natale dimostra quanto fosse opportuno accogliere la proposta del Codacons di anticipare gli sconti prima delle feste. L'associazione di consumatori aveva chiesto di mutuare la tradizione americana del Black friday, il venerdì nero che apre ufficialmente la stagione degli acquisti natalizi negli Stati Uniti. Una proposta purtroppo accolta solo da poche città, come Padova e Sorrento".Insomma, conclude il Codacons, "il settore del commercio è ancora ben lungi dall'essere stato liberalizzato con il provvedimento degli orari e delle aperture libere". Per questo, l'associazione "chiede al nuovo ministro dello Sviluppo economico Zanonato non solo i saldi liberi ma le vendite sottocosto libere, ossia la soppressione del regolamento del Consiglio dei ministri del 23 febbraio 2001 che impedisce di vendere sottocosto per più di tre volte l'anno, per una durata superiore a dieci giorni e più di 50 prodotti".
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