lunedì 24 novembre 2008
Il governo Usa vara un piano per evitare il fallimento del colosso. Positiva la reazione dei mercati, il titolo della banca guadgna il 40% a Francoforte. I vertuici del gruppo restano al loro posto.
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Una cifra così, iniettata da un governo nelle casse di una sola banca, non si era mai vista. Oltre 300 miliardi di dollari per salvare Citigroup, ex colosso mondiale schiacciato dalla crisi subprime. Tanto per intendersi, sono poco più di 700 quelli finora destinati dalla Casa Bianca all'intero «salvagente» dell'economia americana. Eppure, con un nuovo «assegno» senza precedenti, il governo Usa ha deciso di pompare altri 20 miliardi di dollari nel capitale dell'ex prima banca mondiale e di garantire l'istituto in caso di «inusuali e forti» perdite derivate da prestiti e obbligazioni legati ai mutui per un totale di circa 306 miliardi di dollari. In cambio, il Tesoro riceverà azioni privilegiate Citigroup con un dividendo dell'8% per 27 miliardi. A Wall Street il titolo della banca americana viaggiava a un'ora dalla chiusura a +50%, recuperando nei fatti l'80% del terreno perso nella scorsa settimana. In scia anche Jp Morgan +13,47%, e American Express +8,19%. Euforiche le Borse europee, che hanno recuperato 440 miliardi, e decisamente soddisfatto il principe saudita Alwaleed, con il suo fondo sovrano uno tra i principali azionisti della banca: «Con questo accordo ora Citigroup è bene capitalizzata», ha affermato. Alwaleed ha annunciato nei giorni scorsi la volontà di portare la propria quota in Citigroup al 5% dall'attuale 4%. Il presidente George W. Bush ha assicurato che se ce ne sarà bisogno le autorità sono «pronte» a prendere analoghe decisioni. «Abbiamo preso decisioni di questo genere in passato. L'abbiamo presa di nuovo ieri sera e, se necessario, le prenderemo in futuro per salvaguardare il nostro sistema finanziario», ha detto Bush, spiegando di aver contattato e parlato con il presidente eletto Barack Obama, al quale ha nuovamente assicurato una «stretta collaborazione» durante la transizione. Nell'ambito dell'accordo, Citigroup " nata 10 anni fa dal matrimonio fra Citicorp e Travelers, che diedero vita a un colosso da 700 miliardi di dollari " ha accettato di non distribuire agli azionisti un dividendo trimestrale superiore a 0,01 dollari per azione per tre anni e di sottoporre i bonus di dirigenti all'approvazione del governo americano. Citigroup ha già ricevuto un'iniezione di capitale da 25 miliardi di dollari nell'ambito del piano del segretario al Tesoro, Henry Paulson. Gli ulteriori 20 miliardi che andranno a rafforzare le casse di Citigroup arriveranno sempre dal Tarp (Troubled Asset Relief program). Lontani i tempi in cui, era l'agosto del 2000, il titolo raggiungeva il record assoluto di 57,50 dollari. Ora balla intorno ai 4.
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