Gilles Vidal: "Ecco come cambierò il volto di Fiat, Alfa e Maserati"

Il nuovo reponsabile del design di Stellantis: "Il passato è prezioso ma da solo non basta: ora servono anima e velocità"
October 22, 2025
Gilles Vidal: "Ecco come cambierò il volto di Fiat, Alfa e Maserati"
Gilles Vidal, da pochi mesi nuovo capo del design di Stellantis
Fosse nel calcio, sarebbe considerato un gran colpo di mercato. Anche lui, Gilles Vidal, 53enne francese di Aurillac, è un top player, ma nel mondo del design automobilistico. E’ l’uomo che ha rilanciato lo stile delle auto di Renault e ora Stellantis lo ha sottratto al concorrente francese per rivedere l’immagine dei propri modelli e segnare lo stile del futuro di gran parte dei marchi, di sicuro e prioritariamente quelli italiani. In realtà, per Gilles Vidal è un ritorno alle origini: è stato un caposaldo dello stile Peugeot dal 2010 al 2020, dopo aver iniziato la carriera nel 1996 con Citroën. Nel 2020, però, il lungimirante De Meo riuscì a portarlo in Renault per impostare il futuro, partendo dal prototipo della nuova Renault 5 per un percorso di rinnovamento sensazionale.
Adesso Stellantis lo ha riportato a casa per cambiare lo stile delle auto del futuro, un vero e proprio colpo a sensazione per il mondo dei designer dell’automotive. Guardando quel che Gilles Vidal ha saputo fare, Stellantis ha pensato che fosse l’uomo giusto per creare nuove generazioni di modelli. Un ritorno che ha sorpreso il settore: “E’ un momento di grandi cambiamenti nel mondo dell’Automotive, il potenziale di 14 marchi in Stellantis è un motivo di grandissimo stimolo e arrivo nel momento ideale per lavorare su questo aspetto”, dice lui.
Gilles Vidal ha elaborato un piano per elevare i nuovi modelli dei marchi europei (o elaborare quelli da poco sfornati) ai fasti di un tempo. E a Torino, capitale mondiale del design d’auto, lo stilista d’auto, ha tracciato le linee per lo stile dei marchi italiani. Partendo da eventuali errori da evitare perché, spiega, “l’esperienza e la cultura che abbiamo può rivelarsi un pericolo se pensiamo di sapere di più solo grazie al passato importante…”.
Come cambierà l’aspetto dei marchi italiani? Intanto Vidal ha una certezza, la forza di Fiat con il modello più innovativo, la Grande Panda, punto di partenza e di ispirazione: non è necessario che debba creare una “nuova famiglia” ma per il designer è giusta la filosofia, l’innovazione creativa, un esempio per modelli diversi: “La Grande Panda è… la Fiat, è proprio quello che mi viene in mente quando penso a un marchio intriso di storia e significati. Grande Panda è quello che chiede la gente, auto che offrono stile e tanta tecnologia a un prezzo avvicinabile, con tocchi di genialità come la plancia in bambù”.
Lancia appena ripartita con la nuova Ypsilon ha in cantiere la Pura HPE da cui deve estrarre sportività e classe distintiva: “Quel che ho apprezzato e condivido con i giovani designer di Lancia sono creatività e visione progressista, ma anche il coraggio dimostrato con il concept Pu+Ra HPE. Si deve continuare con questo spirito e applicarlo alle novità”.
Poi ci sono i “pazienti” da curare, Alfa Romeo e Maserati, due marchi altisonanti ma in piena sofferenza sul mercato. Vidal per Alfa Romeo punta sul carattere, più sportive e meno Suv: “Deve ritrovare l’anima Alfa, con il sangue che pompa nelle vene. E’ storia e leggenda, bisogna interpretare la sua grande sportività con un linguaggio moderno e con una bellezza che resta nei tempi e sia da collezionare anche tra 60 anni, questa è la sfida”. Ancor più forte l’impatto col Tridente: “Maserati sarà una sorpresa, da lasciare a bocca aperta: proporzioni in linea con quelle attuali, ma con capacità di distinguersi ancor più e dettagli particolari per emergere tra i modelli sportivi di gran lusso”.
Vidal ha toccato numerosi temi legati al settore, spaziando dalla concorrenza cinese ricordando l’importanza decisiva della riduzione dei tempi di lavoro di un nuovo modello, all’intelligenza artificiale, “settore molto interessante, strumento potente, ma alla fine resterà decisiva la creatività del fattore umano” per finire al messaggio della UE sulla necessità di cambiamento in nome di una nuova mobilità: “L'industria parla da tempo con le istituzioni del gap tra quadricicli e automobili: Maserati a parte, credo che i nostri brand debbano avere una risposta pronta. Il successo di Ami e Topolino dimostra che c’è la necessità di un prodotto come la E-Car”.

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