Multe, carburanti, assicurazioni: ecco quanto costerà l'anno nuovo per chi guida

Una buona notizia e due cattive per gli automobilisti, in particolare per quanto riguarda il premio della polizza RC. Per chi ha provocato incidenti potrebbe aumentare del 94%
December 17, 2025
Multe, carburanti, assicurazioni: ecco quanto costerà l'anno nuovo per chi guida
Una buona notizia per chi guida, e altre due cattive. E’ questo lo scenario che deve aspettarsi l’automobilista per l’anno nuovo in materia di spese. Nel 2026 infatti non crescerà il costo delle eventuali multe per infrazioni al Codice della strada, ma sono previsti aumenti consistenti per le coperture assicurative e per il rifornimento di carburante per chi ha vetture diesel.
In particolare, per l’RC auto le prospettive non sono buone. Secondo un’analisi di Segugio.it chi ha causato un incidente nel corso del 2025 potrebbe vedersi aumentare il costo del premio fino al 94%. Il problema - secondo il portale di comparazione - riguarda il 4,4% degli automobilisti italiani, quelli che hanno dichiarato di aver provocato un sinistro quest’anno. Si prevede quindi un aumento del premio RC al momento del rinnovo per circa un milione e mezzo di automobilisti nel corso del 2026. Questo rincaro si inserisce in un contesto di mercato in cui il premio medio RC auto si è stabilizzato nel corso dell’anno, ma rimane elevato in un confronto di medio periodo. L’Osservatorio Assicurativo di Segugio.it registra a novembre 2025 un premio medio RC auto di 483,57 euro, in aumento del 3,4% su base annua e del 31,1% rispetto allo stesso mese del 2022.
Non subiranno aumenti invece gli importi delle multe stradali. Il decreto Milleproroghe varato l’11 dicembre dal governo, infatti ha bloccato l'aggiornamento degli importi per le sanzioni stradali, lasciandone invariato il valore che, in assenza di un intervento, a partire dal prossimo gennaio sarebbero salite di circa il 2%. Senza tale stop la multa per il divieto di sosta sarebbe passata da 42 a 43 euro, quella per l'accesso alle Ztl da 87 a 89 euro, il superamento dei limiti di velocità oltre i 60 km/h da 845 a 862 euro, il passaggio con semaforo rosso da 167 a 170 euro, il mancato uso delle cinture di sicurezza da 83 a 85 euro, quella per l'uso del cellulare alla guida da 250 a 255 euro, solo per fare qualche esempio. L'ultimo incremento per le sanzioni risale al 2019, quando gli importi salirono del 2,2%, per poi scendere del -0,2% nel 2021.
Con il riallineamento delle accise invece si registrerà un aumento della tassazione sul gasolio pari a 4,05 centesimi di euro al litro per il diesel che porterà nelle casse statali un incremento delle entrate pari a 552 milioni di euro nel 2026. Secondo i calcoli del Codacons, considerata anche l'Iva al 22%, un pieno di gasolio da 50 litri costerà quindi dal prossimo gennaio 2,47 euro in più rispetto ad oggi, con un maggior esborso su base annua, ipotizzando due pieni al mese, da +59,3 euro ad autovettura. Contemporaneamente, ricorda l'associazione dei consumatori, ci sarà una riduzione per l'accisa sulla benzina, ma questo non significa una riduzione automatica del prezzo del pieno. Ad esempio, lo scorso maggio, quando l'accisa è aumentata di 1,5 centesimi di euro, il prezzo del gasolio alla pompa è immediatamente salito, mentre per la verde, pur in presenza di una riduzione dell'accisa da 1,5 centesimi, i ribassi sono stati minimi.

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