venerdì 13 gennaio 2017
La riforma di queste banche varata dal governo Renzi rimane congelata. Il termine per la modifica societaria per gli istituti interessati verrà stabilito dopo la decisione della Corte Costituzionale.
Esterno della sede del Consiglio di Stato a Roma

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La riforma delle banche popolari rimane congelata. A deciderlo è il Consiglio di Stato, che ha sospeso il termine per la trasformazione societaria delle banche popolari, che altrimenti sarebbe scaduto il 27 dicembre 2016 per effetto della normativa. Lo stop al cambio di forma sarà valido fino al momento in cui si celebrerà, sempre in Consiglio di Stato, la camera di consiglio successiva all'esito della decisione della Corte Costituzionale.

La pronuncia è arrivata in seguito alla richiesta - in tal senso – della Banca popolare di Sondrio (tra gli istituti direttamente coinvolti dal provvedimento assieme alla banca popolari), volta a ottenere chiarimenti e integrazioni alla precedente ordinanza cautelare della stessa sezione (la numero 5383/2016, del 2 dicembre 2016).

Già quaranta giorni fa, infatti, il Consiglio di Stato aveva rimesso alla Consulta alcuni aspetti della riforma delle popolari. Nell'ordinanza pubblicata oggi si conferma che la sospensione si prolunga fino a quando i giudici non faranno chiarezza sui punti più contestati attraverso una sentenza.

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