martedì 8 settembre 2020
La celebrazione per la Natività della Beata Vergine Maria presieduta da monsignor Paul Gallagher. L'arcivescovo Dal Cin invoca la benedizione sull'Italia e sui 5 continenti: una sola grande famiglia
Mattarella con l'arcivescovo Dal Cin

Mattarella con l'arcivescovo Dal Cin - Ansa

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Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha acceso quella che da 22 anni è la lampada della preghiera per l'Italia, preghiera che in occasione dell'anno giubilare si estende al mondo, nella Basilica della Santa Casa di Loreto. L'accensione è avvenuta davanti a circa 250 persone che hanno potuto fare ingresso in santuario, mentre in piazza della Madonna sono entrati in 600, tutti rigorosamente distanziati in rispetto delle norme anti Covid.

L'arcivescovo e delegato pontificio di Loreto Fabio Dal Cin ha invocato "la benedizione sull'Italia e tutti i cinque continenti, nella
consapevolezza di essere una sola grande famiglia".

Tra i presenti oltre al sindaco di Loreto Paolo Niccoletti, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, quello del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, rappresentanti dell'aeronautica civile e militare. L'accensione della lampada è stata preceduta da una celebrazione presieduta da mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, a cui hanno partecipato anche il nunzio apostolico mons. Emil Paul Tscherrig, e l'ordinario militare per l'Italia monsignor Santo Marcianò. Dopo il rito il presidente Mattarella è ripartito da Loreto.

"A papa Francesco giunga il nostro grato pensiero per la benevolenza con la quale ha voluto prorogare il Giubileo Lauretano di un anno e anche per la nuova enciclica 'Fratelli Tutti', che firmerà il prossimo 3 ottobre ad Assisi: accogliamola con animo aperto per affrontare questo tempo difficile". È uno dei passaggi dell'intervento di monsignor Fabio Dal Cin, arcivescovo delegato pontificio di Loreto, che ha preceduto la celebrazione della Santa Messa in basilica, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "L'enciclica servirà - ha aggiunto l'arcivescovo - ad affrontare questo tempo difficile nello spirito della fraternità e dell'amicizia sociale".

La Lampada per la Pace sarà posta "sul punto più sacro della Santa Casa, sopra l'altare e davanti all'immagine della Vergine Lauretana e sarà il segno dell'invocazione che, ogni giorno e da questo luogo, sale a Dio per tutti i responsabili dei popoli e delle
nazioni". A "tutti i politici, gli amministratori, i governanti", l'arcivescovo ha chiesto di essere "leali, promotori e i primi servitori della pace vera, che ha come fondamento la giustizia sociale, la dignità e i diritti di ogni persona e di salvaguardia del creato"

Anticipata ieri sera dalla recita del Rosario, presieduta dal vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, Gerardo Antonazzo, e dalla benedizione e inaugurazione della Scala Santa, appena restaurata, la Natività della Beata Vergine Maria viene festeggiata oggi nel Santuario di Loreto con la visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, invitato dall’arcivescovo delegato pontificio, Fabio Dal Cin, ad accendere la lampada per la pace nella Santa Casa al termine della Messa delle 11.30 presieduta dall’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i rapporti con gli Stati.

«È un grande segno di speranza – ha dichiarato Dal Cin –: il presidente sarà qui a celebrare il compleanno di Maria assieme alla comunità cristiana e civile. Avvertiamo quanto sia importante, in questo momento, per chi guarda Maria, sentirsi una grande famiglia, contagiando con questo spirito di fratellanza tutta la società civile. Abbiamo bisogno di ripartire insieme. Noi credenti sappiamo che la forza e il coraggio necessari per questo dobbiamo chiederli a Dio stesso per l’intercessione di Maria».

In quest’anno giubilare accendere la lampada – un rito che si ripete da 22 anni – si trasformerà «in preghiera per tutta l’umanità, che nella Santa Casa trova l’icona di se stessa, l’icona di una grande famiglia di popoli».

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