lunedì 19 settembre 2022
Nella celebrazione del santo patrono campano e della città: "L'impegno quotidiano a scommettere sull'amore, a sciogliere i grumi dell'egoismo, a rompere le solide dighe che trattengono il bene"
San Gennaro. L'arcivescovo Battaglia: ancora una volta il prodigio
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A Napoli si è ripetuto il prodigio del miracolo di San Gennaro. "Il segno del sangue ancora una volta", sono state le parole con cui l'arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, ha annunciato ai fedeli riuniti nel Duomo l'avvenuta liquefazione del sangue del Santo Patrono.
L'annuncio è stato dato alle ore 9.27. Le parole dell'arcivescovo sono state accolte con un lungo applauso. Il ripetersi del miracolo è letto dai fedeli come segno di buon auspicio per Napoli e la Campania. Il miracolo avviene tre volte l'anno: il 19 settembre, giorno di San Gennaro, il sabato che precede la prima domenica di maggio, e il 16 dicembre.

"Poco importa, fratelli e sorelle mie, che il sangue si sciolga o meno: non riduciamo mai questa celebrazione a un oracolo da consultare. Credetemi, ciò che importa davvero al Signore, ciò che ci chiede con forza il nostro vescovo e martire Gennaro è l'impegno quotidiano a scommettere sull'amore, a sciogliere i grumi dell'egoismo, a rompere le solide dighe che trattengono il bene lasciando che la linfa dell'amore, come il sangue, scorra nelle vene del corpo di questa città, fino all'ultimo capillare, donando a tutti speranza, fiducia, possibilità di riscatto e novità di vita". Così si è espresso l'arcivescovo di Napoli, monsignor Battaglia, nell'omelia per le celebrazioni di San Gennaro ed ha
aggiunto: "Oggi il vescovo Gennaro, il segno del suo sangue versato per amore di Cristo e dei fratelli, ci dice che il bene,
la bellezza, la bontà sono e saranno sempre vittoriose. Questo è il senso di questo sangue che, unito al sangue versato da Cristo
e a quello di tutti martiri di ogni luogo e di ogni tempo, è testimonianza viva che l'amore vince sempre".

IL TESTO DELL'OMELIA DELL'ARCIVESCOVO DI NAPOLI

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