giovedì 22 ottobre 2015
​La clinica nega: nessun incontro tra Fukushima e Bergoglio.
L'informazione è malata. Il Papa sta bene di Marco Tarquinio
SANTA MARTA Francesco e la mamma che lotta contro il cancro
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​Le voci sulla salute del Papa, peraltro già smentite seccamente ieri dal Vaticano, non hanno "nessun effetto sui lavori del Sinodo". Lo ha assicurato monsignor Josè Gomez, arcivescovo di Los Angeles, nel corso del quotidiano briefing per fare il punto sul Sinodo dedicato alle sfide della famiglia. "Abbiamo lavorato per il meglio - ha detto il presule - dando la possibilità di rafforzare il discorso sul matrimonio e la famiglia". Pronta anche la controreplica di padre Federico Lombardi, portavoce vaticano che ha ricordato: "C'è già stata ieri una smentita totale basata sulle parole dello stesso Papa".La stessa casa di cura di San Rossore, dove opera il neurochirurgo indicato da Qn come colui che avrebbe diagnosticato il tumore benigno al cervello, ha smentito la notizia di un incontro tra Fukushima e il Papa. "In merito alle notizie diffuse sugli organi di stampa, la casa di cura San Rossore ribadisce che non è a conoscenza di nessun incontro privato tra il suo collaboratore, il professor Takanori Fukushima e Papa Francesco". La clinica pisana nella nota ribadisce che "in seguito a una precedente richiesta del medico giapponese la casa di cura si è limitata a mettere a disposizione di Fukushima un elicottero per raggiungere la capitale il 28 gennaio 2015. Nessun altro particolare - precisa ancora la clinica - è noto alla struttura sanitaria che chiede di poter tornare ad occuparsi della salute dei propri pazienti nel massimo rispetto della loro privacy e della loro riservatezza. La casa di cura San Rossore non intende rilasciare nessuna ulteriore comunicazione e si riserva di agire in ogni sede per evitare la diffusione di notizie false".
Sul tema si è espresso anche Enzo Iacopino, presidente dell'Ordine dei giornalisti, che in un post su Facebook ragiona sul presunto male del Papa e sul dovere di informare. "Se quella notizia fosse vera, avrei il diritto di conoscerla?", si chiede Iacopino. E la risposta è sì: "Non si tratta di una persona qualunque: sono grato al direttore di Avvenire Marco Tarquinio, il quale - con sofferta serenità - scrive che il diritto del Pontefice in tema di privacy è 'inevitabilmente attenuato'". Ma "se non lo fosse, allora ha ragioe Tarquinio. Senza alibi per alcuno: il discredito può far volatilizzare la residua credibilità che l'informazione ha in Italia. Questo non possiamo permettercelo. Né possiamo permetterlo".Questa mattina Qn dà conto della secca smentita del Vaticano, ma insiste a fornire "riscontri" della sua versione che non sono affatto tali: il viaggio in elicottero del neurochirurgo da Pisa a Roma (e non in Vaticano!) a fine gennaio, ma ormai si sa che Fukushima in quella occasione incontrò alcuni prelati e non il Papa. L'altro "incontro" risale al primo ottobre 2014 ed è una stretta di mano in piazza San Pietro, in occasione dell'udienza.
 
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