venerdì 2 maggio 2014
​La Chiesa è in ansia per lui, ha detto il segretario di Stato vaticano. "Il viaggio del Papa in Terra Santa sarà uno stimolo per la pace".
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La Chiesa è in ansia per le sorti di padre Paolo Dall’Oglio, rapito in Siria il 29 luglio del 2013. Per il cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, non ci sono notizie, anche se le ultime informazioni ricevute lo davano vivo. Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, in una conversazione con la Radio vaticana a margine della Messa celebrata per i delegati all'assemblea dell’Azione Cattolica in corso a Roma. Il cardinale Parolin ha detto anche che “la presenza del Papa in Terra Santa” a maggio “sarà certamente uno stimolo e un richiamo alla pace. Questo l’hanno sempre fatto, i Papi, ogni volta che sono andati in Terra Santa. Sarà uno stimolo e un impulso anche al negoziato tra israeliani e palestinesi". Il cardinale Parolin ha parlato anche della riforma della Curia Romana. Il gruppo di cardinali incaricato sta “lavorando seriamente” e le premesse sono “buone per potere arrivare a un cambiamento che sia funzionale a quella visione di Chiesa che il Papa” ha chiesto. Un lavoro non ancora "vicino alla fine”.Sabato i delegati incontreranno il Papa nell'Aula Paolo VI. Nell'omelia della Messa, il cardinale Parolin ha sottolineato quanto "l'Azione Cattolica è anche oggi fortemente interpellata dall'invito che il Papa fa alla Chiesa intera: uscire verso leperiferie esistenziali. Coraggio, allora! E apritevi ancora di più alla condivisione con la gente delle vostre parrocchie, dei poveri soprattutto". Incoraggiando l'Associazione a tenere "sempre aperto l'orizzonte della vostra azione, sia a livello parrocchiale e diocesano, sia a livello internazionale, nelle Chiese locali di diversi Paesi dove c'è bisogno di laici che sappiano dedicarsi con corresponsabilità, insieme ai Pastori, alla costruzione della Chiesa".Forte l'emozione quando il segretario di Stato Vaticano ha ricordato: "Anch'io mi sento molto vicino a voi e alla vostra Associazione e, se è permesso in un'omelia dire qualcosa di personale, questa vicinanza è legata soprattutto al fatto che anch'io provengo dall'Azione Cattolica: sono stato, infatti, Fiamma bianca, verde e rossa, e poi Aspirante, quando si cantava, pieni di entusiasmo". Per poi aggiungere: "Un'esperienza che ha segnato profondamente la mia vita e la mia formazione! Per alcuni anni poi, pochi ma intensi, sono stato Assistente dell'Acr nella parrocchia dove ho svolto il ministero di vice parroco". Anche monsignor Nunzio Galantino, segretario della Cei, in apertura di lavori ha ricordato la sua militanza: "Io vengo dall'Azione Cattolica: una realtà ecclesiale che contribuisce a rendere bella la vita delle chiese locali e della Chiesa italiana".
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