lunedì 2 dicembre 2013
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«Permettetemi di dire: la pace è possibile, verrà il giorno della pace, ci sarà un giorno in cui le nazioni e i popoli non leveranno la spada gli uni contro gli altri». Ne è sicuro il Papa, che ieri, con un inserto a braccio durante l'Angelus, ha voluto spiegare che parlare di pace non è utopia né aspirazione irrealizzabile. Così le sue parole, diverse nello stile dai vari appelli "politici" per la pace che ha rinnovato anche nei giorni scorsi, in particolare per la Siria e il Medio oriente, sono suonate comunque fortissime a chi le ascoltava. "Permettetemi di ripetere queste parole del profeta - ha detto mentre spiegava il senso della storia e della speranza dei cristiani - 'spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falcì; questo è possibile - ha detto - è possibile" e un giorno verrà il "giorno della pace", verrà il giorno, ha detto, in cui "una nazione non leverà la sua spada contro un'altra","verrà il giorno della pace". "Ma quando accadrà questo?", si è chiesto il Papa. "Che bel giorno sarà quello nel quale le armi saranno smontate per essere trasformate in strumenti di lavoro! Che bel giorno sarà questo. E questo è possibile, scommettiamo - ha esortato - sulla speranza di una pace che sarà possibile".

A queste parole, la folla in piazza ha regalato a papa Francesco un applauso convinto e affettuoso. "Riscopriamo - ha proseguito il Pontefice - la bellezza di essere tutti in cammino: la Chiesa, con la sua vocazione e missione, e l'umanità intera, i popoli, le civiltà, le culture, tutti in cammino attraverso i sentieri del tempo". "Questo cammino - ha spiegato - non è mai concluso. Come nella vita di ognuno di noi c'è sempre bisogno di ripartire, di rialzarsi, di ritrovare il senso della meta della propria esistenza, così per la grande famiglia umana è necessario rinnovare sempre l'orizzonte comune verso cui siamo incamminati. L'orizzonte della speranza. Il tempo dell'Avvento, che oggi di nuovo incominciamo - ha detto ancora il Pontefice - ci restituisce l'orizzonte della speranza, una speranza che non delude perché è fondata sulla Parola di Dio".

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