martedì 27 ottobre 2015
Scola: il 7 maggio visita non solo ecclesiale. «Segno delicato di affetto e stima per la Chiesa ambrosiana».
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«Una visita per la città, non solo per la Chiesa». È la «visita pastorale» che papa Francesco farà a Milano sabato 7 maggio 2016, nelle parole del cardinale Angelo Scola, che martedì l’ha annunciata ufficialmente alla diocesi. «Sarà una visita di un giorno soltanto, un sabato, dalla mattina alla sera. Però sarà un giorno intenso, perché il Papa non fa mai la siesta. Quindi, anche quello sarà tempo di visita», ha sottolineato Scola con un sorriso eloquente, dialogando con i giornalisti al termine dell’incontro del clero ambrosiano col cardinale Béchara Boutros Raï, patriarca di Antiochia dei Maroniti.Proprio l’incontro col porporato libanese, ieri mattina in Duomo – nell’ambito del ciclo Evangelizzare la metropoli, che ha già portato a Milano i cardinali arcivescovi Schönborn (Vienna), Tagle (Manila), O’Malley (Boston) e Onaiyekan (Abuja) – è stata l’occasione per condividere con la comunità diocesana la notizia anticipata lunedì – a causa di una fuga di notizie – da un comunicato della Curia di Milano. «Con gioia e commozione – ha detto Scola – vi annuncio che papa Francesco, accogliendo il nostro invito, sarà tra noi a Milano il 7 maggio del 2016»: e a queste parole è scattato il grande applauso dei mille sacerdoti raccolti in Cattedrale.«Il gesto del Santo Padre – ha spiegato Scola – è segno delicato di affetto e di stima per la Chiesa ambrosiana, per la metropoli milanese e per la Lombardia tutta. Fin da ora esprimiamo la nostra gratitudine al Papa, che verrà a confermarci nella fede come domanda il suo ministero petrino; ministero d’amore personale ed ecclesiale: “Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene”. Gli rispose Gesù: “Pasci le mie pecore” (Gv 21,17). Tutti coloro che, persone e soggetti sociali, abitano la realtà milanese e lombarda – ne siamo certi – accoglieranno con letizia questo grande dono». La visita si inserisce nell’Anno Santo della misericordia «che papa Francesco ha indetto per documentare la vicinanza della Chiesa, nella verità e nella carità, a ogni uomo e a ogni donna, di qualunque età, censo e cultura. Di questo accompagnamento è stata espressione assai significativa il Sinodo dei vescovi la cui Assemblea si è appena conclusa e ora aspetta l’intervento del Santo Padre».La visita del Papa, inoltre, «ci aiuta a meglio comprendere e attuare lo scopo della visita pastorale in atto nella nostra Chiesa – ha aggiunto l’arcivescovo –. Ogni comunità, mentre verifica il suo cammino, si sente incoraggiata a riconoscersi come presenza della Chiesa cattolica, cioè universale, perché missionaria per tutti gli uomini, per tutto l’uomo in questa stagione di transizione e di compassione, di tribolazione e di santificazione. L’insistenza del Papa sulle periferie e sull’amore preferenziale per i poveri ci fa avvertiti dei cambiamenti in atto nella nostra metropoli». Quindi, l’invito: «Viviamo fin da ora l’attesa del Santo Padre nella preghiera». Il Consiglio episcopale milanese si riunirà stamani «per dare avvio alla preparazione di questo grande evento: tutti insieme – sacerdoti, religiosi, religiose e fedeli laici – per intercessione della Madonnina, che dall’alto del nostro Duomo ci custodisce, chiediamo a Dio la grazia della conversione perché la visita papale sia per tutti segno tangibile della presenza amorosa di Gesù, morto e risorto per noi».«Il contenuto del programma è tutto da discutere», dirà poi Scola ai giornalisti, rispondendo a chi rilanciava l’ipotesi di ospitare la Messa nel sito di Expo. «Voi avete visto bene in questi anni quanto questo Papa sia personale. Quindi: è inutile fare chiacchiere, bisogna che ci troviamo – il Papa mi ha detto: "ci vediamo e parliamo" – e allora ci dirà. Noi potremo far presente molte cose, ma parlare di programma adesso è prematuro». Un’altra cosa sta a cuore all’arcivescovo: «Io tengo molto al fatto – anche sull’onda dei Dialoghi per la vita buona, che cominceremo adesso – che sia una visita per la città, non solo per la Chiesa, ma per tutta la realtà cittadina, diocesana e anche lombarda». E a chi ha osservato che la visita cade nel bel mezzo della campagna per elezioni comunali a Milano: «La campagna elettorale è un elemento interessante della vita civica, ma la vita è un po’ più grande della campagna elettorale...». Francesco visiterà Milano quattro anni dopo Benedetto XVI, accolto nel 2012 per l’Incontro mondiale delle famiglie. Due invece le visite di Giovanni Paolo II: nel 1983 e nel 1984.
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