giovedì 20 luglio 2023
«È stato un autentico Oblato di Maria Vergine», impegnato a superare la crescente «separazione tra scienza, fede e vita, che oggi è sfociata in aberrazioni enormi»
Padre Angelo Benolli in una missione indiana

Padre Angelo Benolli in una missione indiana - Archivio

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Si terranno stamattina, alle 11 nella chiesa di Santa Maria del Pianto a Roma, in via di Santa Maria de’ Calderari 29, i funerali di padre Angelo Benolli, sacerdote degli Oblati di Maria Vergine, missionario, antropologo e scienziato, fondatore di “Italia Solidale – Mondo Solidale”, movimento che opera in 173 missioni dell’Africa, dell’India e del Sud America e in molte regioni italiane. Padre Angelo si è spento domenica scorsa all’età di 92 anni a Nago, in Trentino, suo paese natale, dove il rito funebre è stato celebrato martedì pomeriggio officiato da monsignor Giuseppe Filippi, padre comboniano e vescovo emerito di Kotido, in Uganda. Per tutta la giornata di ieri invece è stata aperta la camera ardente in Santa Maria Maria della Pianto.

Tante le partecipazioni per la scomparsa di padre Benolli giunte in questi giorni alla comunità da lui fondata, fra cui quella dell’arcivescovo emerito di Popayan, in Colombia, Ivan Antonio Marin Lopez e dell’arcivescovo di Bologna, e Presidente della Cei, cardinale Matteo Maria Zuppi, personale amico di padre Angelo dai tempi del suo servizio come vescovo ausiliare a Roma. L’ultimo contatto lo scorso 11 ottobre, per una curiosa circostanza data del compleanno di entrambi, in cui abitualmente si scambiavano auguri, e promesse reciproche di preghiere.

Si calcola che più di 3milioni di persone siano state complessivamente raggiunte o assistite negli anni dall’opera delle 173 missioni promosse da padre Benolli. «Noi volontari di “Italia Solidale”, insieme a tutte queste persone, preghiamo per lui e ringraziamo infinitamente Dio per la sua vita e la sua opera» recita un comunicato del movimento.

«Padre Angelo è stato un autentico Oblato di Maria Vergine», impegnato a superare la crescente «separazione tra scienza, fede e vita, che oggi è sfociata in aberrazioni enormi», minando la solidarietà fra gli uomini producendo, a milioni, nuove povertà, e la pace nel mondo, mettendo a rischio il futuro stesso del pianeta, anche sul piano ambientale.

In 64 anni di sacerdozio l’impegno di padre Angelo si è indirizzato sul piano educativo e missionario a «portare la scienza alla fede e la fede alla vita a sviluppare una nuova e completa antropologia» e «un nuovo modo di far missione e adozione a distanza che, attraverso lo sviluppo delle comunità eucaristiche e missionarie e dei gemellaggi mondiali, fa emergere la missionarietà naturale di ogni persona».

Un grande patrimonio culturale, missionario ed esperienziale contenuto nei suoi libri, documenti e video, oggi tradotti in 35 lingue e posto a fondamento di “Italia Solidale – Mondo Solidale del Volontariato per lo Sviluppo di Vita e Missione”.

Nelle comunità eucaristiche e missionarie le persone s’incontrano settimanalmente in piccoli gruppi di 5 famiglie, per poi condividere, pregare e sostenersi nella carità. «Con le adozioni a distanza italiane le famiglie dell’Italia salvano i bambini e gli analfabeti del Sud del mondo e vengono salvati dalla relazione d’amore che s’instaura tra loro e ogni famiglia povera trova un donatore locale per un bambino di un altro continente, in Africa, India o Sud America».



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