lunedì 4 luglio 2011
La gioiosa invasione di bambini e adolescenti che scoprono il piacere di stare insieme. Diocesi e parrocchie mobilitate per offrire spazi accoglienti e proposte significative alle migliaia di scolari e studenti in vacanza.
- Don Mori: «Il Grest occasione per ogni famiglia»
- Aperti d’estate di Umberto Folena
COMMENTA E CONDIVIDI
Terminata la scuola, per migliaia di bambini e ragazzi è cominciata l’esperienza, bella e ricca di contenuti, dell’oratorio estivo. Diocesi e parrocchie si sono mobilitate per offrire spazi accoglienti e contenuti significativi alle famiglie che, per qualche settimana, affidano i propri figli a sacerdoti, educatori ed animatori, vero e proprio “motore” di queste città dei ragazzi. Così, tra gite, giochi e momenti di preghiera, i bambini e i ragazzi hanno l’occasione, unica durante l’anno, di passare lunghe giornate insieme all’insegna del divertimento sano e dell’accoglienza reciproca. In questa pagina raccontiamo qualcuna di queste esperienze vissute in città e paesi, che rappresentano uno spaccato significativo delle molteplici iniziative in atto sull’intero territorio nazionale. Non c’è quasi comune, infatti, che non abbia un oratorio, in Italia se ne contano almeno seimila di cui circa la metà solo in Lombardia; una rete educativa che rappresenta un indubbio valore aggiunto anche per la comunità civile visto che coinvolge un milione e mezzo di ragazzi (sono i frquentatori abituali) e almeno 200mila volontari. A don Marco Mori, presidente del Forum degli oratori, abbiamo chiesto di aiutarci a scoprire il valore aggiunto, il “segreto” del successo di questa proposta educativa che riesce ancora a riscuotere l’apprezzamento e la fiducia di tante famiglie. Anche di quelle che, durante l’anno, non frequentano la parrocchia ma che vedono nell’oratorio festivo una preziosa occasione di crescita per i figli.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: