lunedì 17 novembre 2014
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«Siamo certamente in un’epoca dove la persona umana viene usata come oggetto e finisce per essere materiale di scarto. Agli occhi di Dio non c’è materiale di scarto, c’è solo dignità». Dunque occorre «riscattare la dignità della persona», una «battaglia che tutti siamo chiamati a compiere». L’ha detto il Papa domenica ai giovani partecipanti al Simposio internazionale contro la prostituzione e la tratta di persone parlando del necessario contrasto al traffico di persone e alla prostituzione e invitando a «una battaglia contro questo movimento che porta l’umanità a pensare che una persona sia un oggetto usa e getta, un oggetto da usare». Il lavoro che occorre è «di tornare a riscattare quello che si vuole scartare per tornare a ungerlo con dignità». In questo contesto «impegnarsi è dare la vita, spendere la vita». Per rendere più chiaro il concetto, ai giovani che lo ascoltavano il Papa ha raccontato la storiella di un umorista argentino, Landrecina: «La mucca quando ci dà il latte collabora alla nostra alimentazione: ci dà il latte, si fa il formaggio e quindi facciamo un panino. Il panino al formaggio è un po’ insipido, e quindi bisogna mettere il prosciutto. Allora andiamo a vedere il maiale e il maiale per fare il prosciutto non collabora: si impegna, dà la vita, e ci dà il prosciutto. Impegnarsi è dare la vita, è giocarsi la vita, e la vita ha senso solo se uno è disposto a giocarsela, a farla scorrere per il bene degli altri». «A me – ha concluso Papa Bergoglio – piace vedere tanti giovani che hanno questa voglia di impegnarsi», perché la «battaglia per recuperare la dignità delle persone richiede impegno».
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