mercoledì 17 gennaio 2024
Il Pontefice non avrà ascoltato in anteprima i brani del Festival, svelati alla stampa lunedì scorso, ma riesce a sorprenderci per preveggenza nella sua umanissima e puntuale catechesi
Amadeus

Amadeus - Ansa

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«Buona parte delle canzoni che si ascoltano alla radio riguardano questo: amori che si illuminano, amori sempre ricercati e mai raggiunti, amori carichi di gioia, o che tormentano fino alle lacrime. Se non viene inquinato dal vizio, l’innamoramento è uno dei sentimenti più puri». Papa Francesco delinea il mondo del sentimento declinato in musica meglio di Amadeus: il Pontefice non avrà ascoltato in anteprima i brani di Sanremo, svelati alla stampa lunedì scorso, ma riesce a sorprenderci per preveggenza nella sua umanissima e puntuale catechesi di ieri. In un periodo in cui fioccano le critiche sui testi sessisti e violenti di alcuni trapper, in cui prevale la “cosificazione” dell’altro di cui parla papa Francesco, la maggior parte della musica che gira intorno per fortuna resta altra cosa. E lo conferma anche il prossimo Festival di Sanremo, spaccato non solo dell’industria musicale, ma anche cartina di tornasole della società italiana.

Archiviato il poliamore di Rosa Chemical tanto strombazzato l’anno scorso, questa volta la maggior parte dei brani dei Big in gara, che impazzeranno alla radio dal 6 febbraio in poi, raccontano l’amore nella sua bellezza e complessità con alcuni spunti nuovi legati proprio all’attualità. I troppi femminicidi che accadono in questo Paese devono avere toccato anche le corde maschili, se un 21enne come Sangiovanni in “Finiscimi” (brano autobiografico) scrive alla sua ex chiedendole di aiutarlo a troncare perché lui non sa controllare le emozioni: «Fammi sentire quanto sono stato pessimo / quando ti ho mancato di rispetto». Anche il rapper romano Il Tre chiede scusa in “Fragili”: «Scusami se ti ho fatto del male / ma siamo fragili come la neve / come due crepe» confessa lui che non è pronto a lasciare andare. Mentre il rapper Geolier canta in napoletano “I p’ me, tu p’ te” su un amore sofferto, ma dai toni romantici. Folli d’amore Renga e Nek che duettano con la consueta positività su un sentimento «indistruttibile, ma così fragile». Il problema sta nelle relazioni. Sotto l’apparente leggerezza del tormentone, “Un ragazzo, una ragazza” dei The Kolors racconta la difficoltà dei rapporti nell’era dei social, e la bella sorpresa del primo incontro nella vita “reale” di due ragazzini che riescono a superare la timidezza. Il poetico Mr Rain torna ai sentimenti profondi, in “Due altalene”. «Io e te fermiamo il mondo quando siamo insieme / anche se dura un secondo come le comete»: insomma l’amore è quella cosa lì, cura, rispetto, complicità. Ed anche serenità come racconta “Tutto qui”, ballata gentile sulla quotidianità del bravo cantautore Gazzelle, al pari di un altro cantautore come Maninni che in “Spettacolare” ci dice: «Ma abbracciami che è normale / Stringerti forte è spettacolare». A volte l‘amore non vuol finire, e resta comunque qualcosa di importante dentro di noi dice Diodato in “Ti muovi”.

Più pessimiste le donne, nei cui testi emergono scottature e tormenti, vedi Emma ingarbugliata in un amore litigioso che però le toglie il fiato in “Apnea”, Alessandra Amoroso che pur precipitando nella tristezza intravede già la risalita in “Fino a qui” e Clara che parla di fragilità in “Diamanti grezzi”, mentre Fiorella Mannoia invoca il rispetto per tutte le donne nell’intensa “Mariposa”. L’amore e la sua mancanza sul palco dell’Ariston arrivano a raggiungere l’epica per Irama in “Tu no”. C’è chi invece canta a squarciagola, come Giuliano Sangiorgi dei Negramaro in “Ricominciamo da qui”, l’amore maturo e costante che può salire fino al cielo. E dal cielo invece scende direttamente per i tre ragazzi del Volo per cui questo sentimento è un “Capolavoro”: «E all’improvviso tu / cadi dal cielo come un capolavoro / prima di te non c’era niente di buono / Come se / tu fossi l’unica luce a dare un senso».

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