lunedì 31 maggio 2021
Durante il soggiorno di studi in Germania vi fu il primo contatto tra il dipinto e il futuro Pontefice. L'originale si trova ad Augusburg nella chiesa dei gesuiti
Papa Francesco davanti a una copia del quadro "La Madonna che scioglie i nodi"

Papa Francesco davanti a una copia del quadro "La Madonna che scioglie i nodi" - Ansa

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Era il marzo 1986 quando, durante un soggiorno di studio in Germania dell’allora quarantanovenne gesuita Jorge Mario Bergoglio, avvenne il primo contatto diretto fra il futuro Papa e il dipinto della “Madonna che scioglie i nodi”. L’originale di questo dipinto è collocato ancora oggi nella chiesa dei gesuiti di San Pietro ad Augusta in Baviera. Il religioso – che proprio in quell’anno era stato destinato a vivere in Germania dai suoi superiori argentini per concludere la tesi di dottorato (poi mai terminata) sul filosofo Romano Guardini – era solito fare la spola in treno fra Monaco e Augusta per «sostare in preghiera» di fronte al quadro mariano. Un’immagine che segnò un punto di svolta nel percorso formativo di Bergoglio, allora studente nella prestigiosa università della Compagnia di Gesù, la “Sankt Georgen” di Francoforte.

Papa Francesco davanti a una copia del quadro 'La Madonna che scioglie i nodi'

Papa Francesco davanti a una copia del quadro "La Madonna che scioglie i nodi" - Ansa

Nel quadro Maria è infatti raffigurata mentre scioglie i nodi di un nastro che le porge un angelo e un altro angelo riceve da lei senza più nodi . Il significato è trasparente. I nodi sono tutto ciò che complica la vita, le difficoltà, i peccati. E Maria è colei che aiuta a scioglierli. A giudizio del maestro di formazione teologica di Bergoglio, Juan Carlos Scannone (1931-2019) il caso della “Madonna che scioglie i nodi” aiuta a capire nel profondo il profilo pastorale di papa Francesco e la sua accentuata attenzione al «popolo di Dio». «Mai come quella volta mi sono sentito uno strumento nelle mani di Dio», fu la confidenza che manifestò dopo l’incontro con quell’affresco al suo confratello gesuita e discepolo di formazione, il biblista padre Fernando Albistur.

Grazie al breve ma provvidenziale soggiorno in Germania nel 1986, l’allora padre Bergoglio fece inconsapevolmente nascere nella sua Argentina una nuova devozione mariana. Egli infatti portò con sé un buon numero di cartoline con la "Madonna che scioglie i nodi". Una di queste cartoline fu donata a un artista che riprodusse l’immagine mariana e la offrì a una parrocchia del popolare Barrio de Agronomía, nel centro di Buenos Aires. Ospitata nella chiesa, l’immagine di Maria attrasse un numero crescente di devoti, convertì peccatori e segnò un’inattesa crescita della pratica religiosa. Molti anni dopo, da arcivescovo di Buenos Aires, il cardinale Bergoglio concesse che una riproduzione dell’icona mariana venisse collocata nella centralissima chiesa della Capitale argentina, San José del Talar. E qui l’8 dicembre 2011 vi presiedette una Messa solenne dichiarando questo nuovo luogo di culto mariano la chiesa "Santuario di Nostra Signora che scioglie i nodi".


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