martedì 27 ottobre 2015
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Nella serata di sabato scorso è scomparso a Roma monsignor Raffaello Lavagna: sacerdote, drammaturgo, librettista lirico, autore di testi per canzoni e melodie sacre, giornalista di Radio Vaticana e animatore di spettacoli teatrali. Il presule aveva da poco compiuto 97 anni: era nato il 22 ottobre 1918 a Savona, città a cui rimase sempre legatissimo. Entrato in Seminario nel 1930, fu ordinato presbitero nel 1942 e subito nominato cappellano militare e tenente presso la delegazione all’assistenza dei militari della Liguria. Congedato nel 1945 dopo essere stato anche cappellano in un campo di concentramento, venne assegnato alla parrocchia di Spotorno dove iniziò le sue prime esperienze teatrali. Nel 1950 fu trasferito a Savona e qui, in occasione del Congresso eucaristico diocesano, organizzò uno spettacolo dimostrando come il teatro possa essere un grande strumento di evangelizzazione. Dopo aver approfondito gli studi a Roma, diventò consulente religioso alla sede Rai di Genova, con Enzo Tortora. Poi dopo un incontro casuale col conte Enrico Pietro Galeazzi, governatore dello Stato della Città del Vaticano, nel 1956 venne chiamato a Radio Vaticana. Da allora la sua attività artistica e teatrale non si fermò più con decine e decine di lavori. Ebbe un rapporto privilegiato con Giovanni Paolo II, oggi santo, che seguiva in prima persona le sue opere “a cominciare dai vari spettacoli che io gli proposi, sia a Castelgandolfo che all’Aula Paolo VI, e questo perché in lui era rimasto il ricordo di aver fatto l’attore, per cui proporgli teatro era invitarlo a nozze! – spiegava monsignor Lavagna - L’aver fatto teatro, oltretutto, aiutò naturalmente il suo carisma personale”. Tra le varie opere scritte e portate in scena spicca anche il testo dell’inno vaticano. “L’inno non aveva un testo in latino, come invece avrebbe dovuto, essendo la lingua ufficiale del Vaticano - affermava Lavagna -. Su invito dell’Associazione Italiana di Santa Cecilia, con grande fatica mi misi all’opera. Di solito infatti prima si scrivono le parole e poi si mette la musica, mentre qui c’era già il tema della Marcia Pontificia di Gounod e adattare le parole latine, senza tronche, con gli accenti corretti, era impresa ben difficile. Mi costò quasi due anni di prove e riprove, cercando le parole più consone tratte dai Vangeli e dagli Atti degli Apostoli sul personaggio di san Pietro”. Nel 1995 si adoperò per far collocare un bassorilievo ceramico nei Giardini vaticani raffigurante N.S. di Misericordia, patrona della Diocesi di Savona-Noli e Vergine a cui, nel maggio scorso, Papa Francesco ha affidato la protezione del prossimo Anno Santo.
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