martedì 8 marzo 2022
Il prelato ortodosso, braccio destro del patriarca Kirill, dal 2011 insegnava nella prestigiosa facoltà di Teologia in Svizzera
Il metropolita Hilarion in una foto d'archivio

Il metropolita Hilarion in una foto d'archivio - Siciliani

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Non ha voluto prendere posizione contro la guerra in Ucraina. Così la facoltà di Teologia dell'Università di Friburgo ha sospeso dall'incarico di professore ordinario il metropolita Hilarion, direttore del Dipartimento per le relazioni esterne ecclesiastiche del Patriarcato di Mosca, nonchè braccio destro del patriarca Kirill che si è detto favorevole all'invasione dell'Ucraina.

Il suo silenzio di fronte all'aggressione russa non poteva non avere conseguenze come ha spiegato il preside della facoltà di Teologia. In una dichiarazione pubblica, citata dal sito Cath.ch, il professor Mariano Delgado, ricorda di aver chiesto il 2 marzo al metropolita Hilarion di "usare la sua influenza ecclesiastica e politica per condannare pubblicamente e inequivocabilmente l'invasione militare dell'Ucraina da parte della Russia", invitandolo a richiedere pubblicamente e inequivocabilmente che il presidente Putin ritiri immediatamente le truppe russe e che si impegni pubblicamente e inequivocabilmente a una soluzione del conflitto basata sul dialogo, sulla base del diritto internazionale e dei diritti umani".

In una lettera del 3 marzo, il metropolita Hilarion ha affermato che lui e la sua Chiesa "sono impegnati in campo umanitario, soprattutto dal 2014, nel contesto del conflitto in Ucraina, e che stanno facendo tutto il possibile per aiutare le persone bisognose e porre fine al conflitto".

Una risposta che è stata giudicata dall'ateneo insufficiente. Inoltre l'università svizzera ricorda le parole del patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill, che giustificano la guerra.

"Poiché il metropolita - ha continuato il preside - Hilarion sembra, con il suo silenzio, avallare la posizione del suo Patriarca, dichiaro che l'incarico di professore ordinario concessogli nel 2011 è sospeso fino a nuovo avviso. Il silenzio, quando si tratta di parlare forte e chiaro, non fa parte della tradizione profetica del cristianesimo".

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