mercoledì 2 giugno 2010
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Un appello «a quanti hanno responsabilità politiche a livello locale e internazionale» affinchè «ricerchino incessantemente soluzioni giuste attraverso il dialogo» è stato lanciato oggi da Benedetto XVI dopo il blitz israeliano contro la flottiglia di pacifisti diretta a Gaza. Il Papa ha chiesto di «garantire alle popolazioni dell'area migliori condizioni di vita, in concordia e serenità». E ha ripetuto «con animo accorato»che «la violenza non risolve le controversie, ma ne accresce le drammatiche conseguenze e genera altra violenza».«Con profonda trepidazione - ha detto il Papa al termine dell'udienza generale - seguo le tragiche vicende avvenute in prossimità della Striscia di Gaza. Sento il bisogno di esprimere il mio sentito cordoglio per le vittime di questi dolorosissimi eventi, che preoccupano quanti hanno a cuore la pace nella regione».«Ancora una volta - ha proseguito - ripeto con animo accorato che la violenza non risolve le controversie, ma ne accresce le drammatiche conseguenze e genera altra violenza».«Faccio appello - ha aggiunto Benedetto XVI - a quanti hanno responabilità politiche a livello locale e internazionale affinchè ricerchino incessantemente soluzioni giuste attraverso il dialogo, in modo - ha sottolineato - da garantire alle popolazioni dell'area migliori condizioni di vita, in concordia e serenità».«Vi invito - ha concluso il Pontefice - ad unirvi a me nella preghiera per le vittime, per i loro familiari e per quanti soffrono. Il Signore sostenga lo sforzo di coloro che non si stancano di operare per la riconciliazione e la pace».
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