martedì 3 novembre 2009
COMMENTA E CONDIVIDI
"La decisione della Corte di Strasburgo suscita amarezza e non poche perplessità". Lo afferma un comunicato della Conferenza Episcopale Italiana. "Fatto salvo il necessario approfondimento delle motivazioni, in base a una prima lettura, sembra possibile rilevare - si legge nel testo - il sopravvento di una visione parziale e ideologica. Risulta ignorato o trascurato il molteplice significato del crocifisso, che non è solo simbolo religioso ma anche segno culturale".Secondo la nota della Cei, "non si tiene conto del fatto che, in realtà, nell'esperienza italiana l'esposizione del Crocifisso nei luoghi pubblici è in linea con il riconoscimento dei principi del cattolicesimo come 'parte del patrimonio storico del popolo italiano', ribadito dal Concordato del 1984". "In tal modo - avverte la Cei - si rischia di separare artificiosamente l'identità nazionale dalle sue matrici spirituali e culturali, mentre non è certo espressione di laicità, ma sua degenerazione in laicismo, l'ostilità a ogni forma di rilevanza politica e culturale della religione; alla presenza, in particolare, di ogni simbolo religioso nelle istituzioni pubbliche".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: