giovedì 11 gennaio 2024
Il settimanale diocesano di Reggio Calabria-Bova, dorso di Avvenire, è la prima testata italiana a farlo. Parla il responsabile don Davide Imeneo
undefined

undefined - undefined

COMMENTA E CONDIVIDI

La correzione di un articolo. Ma anche il rispetto di regole e convenzioni sulla scrittura di alcune parole e di caratteri grafici (ad esempio maiuscola o minuscola, virgolette e altro). Qualcosa di diverso dal correttore automatico già in funzione in molti programmi, perché in questo caso stiamo parlando di un Gpt (sigla inglese che significa trasformatori generativi addestrati) legato all’intelligenza artificiale creato e adottato da un settimanale diocesano, Avvenire di Calabria, dorso del quotidiano Avvenire.

Tutto questo è stato possibile con il lancio da parte di OpenAi di un proprio store (GptStore), di fatto una sezione di ChatGpt, in cui è possibile consultare e utilizzare le applicazioni che si chiamano Gpts. Ebbene il settimanale diocesano calabrese è stata la prima testata italiana a pubblicare un proprio Gpts.

L'applicazione messa gratuitamente a disposizione della comunità digitale è un correttore di bozze per articoli di giornale: il software applica correzioni ortografiche e grammaticali ed utilizza la metodologia e le convenzioni del settimanale di Reggio Calabria - Bova. Le regole fornite in fase di addestramento riguardano principalmente l'uso delle minuscole e delle maiuscole, il formato dell'orario, gli accenti, le virgolette caporali e le virgolette alte: si tratta, in tutto, di 23 istruzioni che, abitualmente, i giornalisti osservano nella stesura dell'articolo. È possibile consultarlo e utilizzarlo direttemente online.

La fase di addestramento del software è stata condivisa anche con gli studenti della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Maria Ausiliatrice di Reggio Calabria. Lunedì scorso, durante la lezione del progetto di giornalismo "Aula G", il responsabile di Avvenire di Calabria, don Davide Imeneo, ha presentato agli alunni la configurazione definitiva del programma. Insieme ai ragazzi, poi, si sono svolte alcune prove di utilizzo del software Gpt.

«Il programma non sostituisce l'ultima revisione del correttore di bozze», chiarisce don Imeneo, «lo sguardo della persona umana è indispensabile per correggere definitivamente un articolo ed anche eventuali sviste dell'intelligenza artificiale... che non è infallibile. L'uso del Gpts anticipa la rilettura di verifica finale di un articolo, non sostituisce l'essere umano».

L'integrazione dell'intelligenza artificiale nelle redazioni permette di svolgere in modo rapido i compiti ricorsivi. «Stiamo già valutando diversi utilizzi per automatizzare alcuni processi di pubblicazione sui Social network», si tratta, però, conclude don Imeneo, «di programmi che affiancheranno giornalisti e operatori, alleggerendo la loro operatività, ma senza sostituirli».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: