lunedì 6 ottobre 2014
Ad accompagnare il Sinodo la preghiera serale davanti all'icona mariana in Santa Maria Maggiore.
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La meditazione della vita della Sacra Famiglia, durante la recita dei misteri gaudiosi del Rosario, è stata al centro del primo momento di preghiera per il Sinodo promosso nella basilica di Santa Maria Maggiore dalla Segreteria generale insieme al Vicariato di Roma al termine della giornata inaugurale dell’assemblea. Davanti all’icona di Maria Salus Populi Romani – così legata alla Chiesa di Roma, e particolarmente venerata dal Papa – padri sinodali e semplici fedeli si sono raccolti in preghiera, alla presenza delle reliquie di santa Teresa di Lisieux, di quelle dei suoi genitori, i beati Luigi e Zelia Martin, e dei coniugi beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi. «Per Teresa – ha detto il carmelitano padre Gabriele Occhipinti – la famiglia è stata la Chiesa domestica che le ha insegnato ad amare il Signore e il prossimo. Lei ha avuto la fortuna di vedere negli occhi di suo papà l’immagine del Padre e ha imparato cosa significa la tenerezza di Dio, che è il midollo del cristianesimo. La famiglia – ha concluso – è bella, è grande, è felice quando ha Dio».

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