sabato 12 dicembre 2009
Il presidente del Paese asiatico ha potuto incontrare il Papa e il segretario di Stato della Santa Sede. «Progresso dei rapporti bilaterali».
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Benedetto XVI ha ri­cevuto ieri in udien­za il presidente della Repubblica Socialista del Vietnam, Nguyên Minh Triêt. Ed è stata una udien­za storica. Come ha sottoli­neato il comunicato della Sala Stampa vaticana «era la prima volta che un Presi­dente della Repubblica So­cialista del Vietnam incon­trava Sua Santità ed alti Re­sponsabili della Segreteria di Stato». Subito dopo l’udien­za papale il capo di stato a­siatico si è infatti incontrato con il segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, accompagnato dall’arcive­scovo Dominique Mamber­ti, il 'ministro degli esteri' vaticano. In Vaticano non si nasconde la soddisfazione per l’even­to. «La Santa Sede – si legge sempre nel comunicato – ha manifestato il suo compia­cimento per la visita, signi­ficativa tappa per il progres­so dei rapporti bilaterali». Il Vietnam infatti è uno dei se­dici Paesi al mondo che non ha ancora rapporti diplo­matici con la Santa Sede. L’incontro è durato circa quaranta minuti, in un at­mosfera definita «cordiale» dai giornalisti del pool che ha potuto assistere alla fase i­niziale e finale del­l’incontro. Al mo­mento dello scam­bio dei doni il capo di stato asiatico ha offerto al pontefice un telo di seta rica­mata con un fiore di loto, simbolo del Vietnam, e un vaso decorato in porcellana. Il Pa­pa ha ricambiato con una medaglia del pontificato. In una intervista diffusa ieri da Eglises d’Asie – e rilancia­ta da Asianews – monsignor Barnabé Nguyên Van Phuong, della Congregazio­ne per l’evangelizzazione dei popoli – che dal 1990 ha fat­to parte di tutte le delega­zioni vaticane che hanno vi­sitato il Vietnam – afferma che «ogni volta» che c’è sta­ta una visita di una delega­zione vaticana in Vietnam «si sono accentuati avvicina­mento e comprensione. C’è una volontà di arrivare fino allo stabilimento di rappor­ti diplomatici fra le due par­ti. Ma, quale che sia l’obiet­tivo verso il quale ci si diri­ge, serve tempo». Van Phuong ha risposto an­che a domande su questio­ni che hanno creato e crea­no tensioni tra governo e Chiesa cattolica, in partico­lare per quanto riguarda al­cuni complessi, in primo luogo quello della ex dele­gazione apostolica a Hanoi. Nel comunicato vaticano di ieri si ribadisce che la Santa Sede «ha auspicato che le questioni pendenti possano essere risolte al più presto». «I cordiali colloqui hanno permesso – prosegue il co­municato – di toccare alcu­ni temi relativi alla coopera­zione tra Chiesa e Stato, an­che alla luce del messaggio che il Santo Padre ha invia­to alla Chiesa in Vietnam in occasione dell’apertura del­l’Anno Giubilare. Non è mancato un accenno all’at­tuale situazione internazio­nale, con particolare riferi­mento all’impegno del Viet­nam e della Santa Sede in campo multilaterale». Il comunicato non fa cenno invece alla possibilità di una visita del Papa in Vietnam che in qualche modo era sta­ta auspicata dai vescovi du­rante la visita ad limina del giugno scorso.
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