sabato 20 maggio 2023
Don Rodolfo Di Mauro confida: «La mia forza affidarmi alla volontà di Dio e alla protezione di Maria Ausiliatrice». Al taglio della torta presenti anche l’arcivescovo Renna e l’emerito Gristin
Il salesiano don Di Mauro taglia la torta per i 105 anni

Il salesiano don Di Mauro taglia la torta per i 105 anni - Collaboratori

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Grande festa lo scorso 16 maggio a Catania, presso l’istituto salesiano Santa Maria de La Salette, per celebrare un compleanno d’eccezione, quello di don Rodolfo Di Mauro, il salesiano più anziano del mondo. Classe 1918, nato a Militello Val di Catania, ha spento 105 candeline sulla torta, circondato dall’affetto dell’arcivescovo Luigi Renna e da quello dell’emerito Salvatore Gristina, dal superiore della congregazione in Sicilia don Giovanni D’Andrea, dalla comunità e da tanti amici.

La sua giornata ha un ritmo ben scandito: sveglia alle 7.30, il tempo dedicato alle preghiere del mattino, una semplice colazione con latte, caffè e biscotti, la celebrazione della Messa, il pranzo comunitario con sobrietà ed equilibrio, il classico riposino pomeridiano, una passeggiata nei corridoi, qualche parola scambiata con chi lavora in cucina, uno sguardo al cortile dell’oratorio dalla finestra in ascolto del simpatico vociare dei ragazzi, quando possibile una buona parola offerta nel pomeriggio ai giovani in occasione della classica “Buonanotte Salesiana”.

«In questo quartiere non facile del capoluogo etneo, quello di San Cristoforo, - dice don Di Mauro - ho vinto negli anni la paura di non farcela dinnanzi alle difficoltà del territorio, rendendomi conto che non può essere un limite all’annuncio del Vangelo; dunque, con obbedienza costante ai superiori, senza mai lamentarmi, l’ho fatto e continuo a farlo con passione sacerdotale, seguendo la volontà di Dio e sotto la protezione di Maria Ausiliatrice».

E questo lo sanno i giovani, le famiglie, gli ex allievi, i confratelli che in tanti anni, in giro per le diverse case salesiane dell’isola, lo hanno incontrato, conosciuto, ascoltato, visto fondare oratori e polisportive, soprattutto voluto bene da Marsala a Barcellona Pozzo di Gotto, da San Gregorio a Zafferana Etnea.

«Don Rodolfo è un punto di riferimento per noi – afferma il direttore dell’istituto Don Giuseppe Cutrupi – e ci ricorda il cuore di Don Bosco. Nonostante l’età e i problemi di udito, è lucido, attento all’attualità, segue i telegiornali, si aggiorna sul web con il tablet donatogli dai ragazzi, cura le relazioni sui social, si confronta con noi su quanto accade, ci tiene ad essere partecipe nei momenti più importanti e nelle celebrazioni».

Tra le chicche attese da tutti a “La Salette”, don Di Mauro dispensa in ottime rime i versi per i brindisi nelle feste e, a proposito di quest’ultime, a Natale spetta ancora a lui il primato dell’addobbo luminoso della facciata dell’oratorio.


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