mercoledì 18 novembre 2009
«Riscoprire la via della bellezza per giungere ad incontrare ed amare Dio». È la "proposta" che Benedetto XVI farà agli artisti contemporanei 21 novembre. Le cattedrali romaniche e gotiche che come «bibbie di pietra» hanno accompagnato la fede dei cristiani nell'Europa del Medioevo.
  • Dio e i suoi segni ci conservano il mondo di P. Sequeri
  • IL TESTO INTEGRALE DELL'UDIENZA
  • COMMENTA E CONDIVIDI
    «Riscoprire la via della bellezza come uno degli itinerari, forse il più attraente ed affascinante, per giungere ad incontrare ed amare Dio». E’ la “proposta” che papa Benedetto XVI farà agli artisti che incontrerà a Roma il 21 novembre prossimo. Lo ha detto questa mattina dedicando l’udienza del mercoledì al tema della bellezza delineando ai pellegrini le caratteristiche dell’architettura religiosa soffermandosi alle cattedrali romaniche e gotiche che come tante «bibbie di pietra» – ha detto il Papa - hanno accompagnato la fede dei cristiani nell’Europa del Medioevo. A 45 anni dal celebre discorso che Paolo VI tenne agli artisti nella Cappella Sistina - e a 10 anni dall’altrettanto celebre Lettera che nell’aprile del ’99 indirizzò agli artisti Giovanni Paolo II - Benedetto XVI si prepara così a rivivere un analogo incontro sempre nella Cappella Sistina, con una rappresentanza internazionale di esponenti di ogni settore dell’arte. «I capolavori artistici nati in Europa nei secoli passati – ha detto il Papa - sono incomprensibili se non si tiene conto dell’anima religiosa che li ha ispirati». E come diceva Marc Chagall, per secoli i pittori «hanno intinto il loro pennello in quell’alfabeto colorato che era la Bibbia».
    © Riproduzione riservata
    COMMENTA E CONDIVIDI

    ARGOMENTI: