lunedì 14 ottobre 2013
​Centomila i partecipanti alle Giornate mariane, che si è conclusa ieri in Piazza San Pietro. La statua della Madonna di Fatima già rientrata in Portogallo. L'omelia del Papa sulla convivenza in famiglia (TESTO), e la preghiera di affidamento del mondo a Maria (TESTO)
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"Vi auguro buona domenica, buon pranzo, arrivederci". Con queste parole il Papa si è congedato ieri dai partecipanti alla messa conclusiva della Giornata mariana, stimati dagli organizzatori in oltre centomila. "'Graziè, è una delle parole chiave della convivenza, 'permesso, grazie, scusa, - aveva invece sottolineato a braccio nella omelia - queste sono le tre parole della convivenza: se si usano, la famiglia va avanti".La Giornata, nell'ambito dell'Anno della fede e che ha portato a Roma la statua originale della Madonna di Fatima, in realtà è stata una due giorni, con la preghiera di sabato sera in piazza San Pietro, sempre con il Papa, poi la sosta della statua nel santuario del Divino Amore - in collegamento con numerosi santuari mariani - e infine la Messa di domenica, conclusasi con l'atto di affidamento alla Vergine letto solennemente dal Papa davanti alla immagine mariana, dopo il saluto del presidente del dicastero per la Nuova evangelizzazione, mons. Rino Fisichella. Oltre alle pillole di saggezza sulla convivenza - quelle tre parole indispensabili 'grazie, scusa, permesso' che già da arcivescovo di Buenos Aires Bergoglio aveva indicato a fedeli e giornalisti, lasciando intravvedere uno dei segreti della sua calda umanità - papa Francesco, che celebrava con circa mille tra sacerdoti e cardinali, ha anche ieri offerto una meditazione sulla figura di Maria e sul suo esempio per i credenti.La cultura del provvisorio, del relativo, entra anche nel vivere la fede", ha rimarcato, invitando a chiedersi "sono un cristiano 'a singhiozzo' o sono un cristiano sempre?". E ha indicato il matrimonio come esempio di fedeltà che sia per sempre, e non solo nei primi momenti di entusiasmo. Papa Bergoglio ha articolato la sua omelia in tre punti: "Dio ci sorprende"; "Dio chiede fedeltà"; "Dio è la nostra forza".  "Il cammino definitivo - ha voluto sottolineare a braccio il Pontefice - è sempre con il Signore, anche con le nostre debolezze: mai andare nella via del provvisorio, questo ci uccide". Infine, ha invitato a saper "ringraziare, lodare il Signore per quanto fa per noi". La Madonna nel Magnificat, ha spiegato, loda e ringrazia "non solo per quello che Dio ha operato in lei, ma per la sua azione nella storia della salvezza". "Quante volte - ha osservato papa Francesco - diciamo grazie a chi ci aiuta, ci è vicino, ci accompagna nella vita? Spesso diamo tutto per scontato. E questo avviene anche con Dio". Al termine della messa papa Francesco si è trattenuto per quasi mezz'ora a salutare i sacerdoti che avevano celebrato con lui, che lo hanno a lungo festeggiato, circondandolo con le loro casule verdi, toccandolo, abbracciandolo, offrendogli zucchetti bianchi per avere in cambio quello che lui portava sul capo. Infine ha lasciato il sagrato dopo un giro di venticinque minuti sulla jeep scoperta, a lungo festeggiato dai fedeli, il cui entusiasmo è stato incontenibile. Prima di rientrare in Vaticano il Papa è anche sceso dalla jeep per salutare una anziana signora seduta tra la folla.
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