sabato 12 ottobre 2013
​Centomila fedeli hanno gremito per tutta la giornata piazza San Pietro in occasione della Veglia mariana indetta nell'Anno della Fede. L'omelia del Papa (TESTO) davanti alla statua della Madonna di Fatima giunta dal Portogallo. Poi il videomessaggio (TESTO) in collegamento con diversi santuari mariani nel mondo. La catechesi: valorizzare il ruolo delle donne (TESTO)
EDITORIALI Formidabile docilità di Stefania Falasca | L’impronta materna di Paola Bignardi
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Centomila fedeli hanno gremito per tutto il giorno piazza San Pietro, piazza Pio XII e l'ultimo tratto di via della Conciliazione in occasione della Veglia Mariana che precede la grande messa di domenica in onore della Vergine, che rappresenta uno dei principali appuntamenti dell'Anno della fede. Per l'occasione è arrivata in piazza San Pietro la statua della Madonna di Fatima, che non viene mai portata fuori dal Santuario.La statua è arrivata alle 14 all'aeroporto romano di Fiumicino da un volo di linea della compagnia portoghese Tap proveniente da Lisbona, e già domenica sera farà ritorno "a casa". Come stabilito da Papa Francesco, la statua della Madonna di Fatima, appena arrivata in Vaticano, è stata portata nel monastero Mater Ecclesiae dove il Papa Emerito Benedetto XVI ha potuto pregare in raccoglimento al suo cospetto. Si è trattato di una sorta di "restituzione" della visita compiuta da Papa Ratzinger a Fatima 4 anni fa. Poi la statua è stata portata alla Casa Santa Marta, dove era ad attenderla Papa Francesco. Infine, trasportata in piazza San Pietro è stata fatta sostare nel punto preciso in cui il 13 maggio del 1981, Giovanni Paolo II fu colpito dai proiettili di Alì Agca. Una di quelle pallottole è oggi conservata proprio nella coroncina che adorna il capo della Vergine, perchè il Papa polacco ritenne di essere stato salvato dalla sua protezione (e interpretò così il terzo segreto di Fatima, rivelandone poi nel 2000 il contenuto, che parla di un vescovo vestito di bianco, che cade colpito dai nemici).Sabato sera la statua sarà trasferita al Santuario del Divino Amore, dove è stato recitato il Rosario in collegamento con alcuni Santuari del mondo, seguito da una Veglia di preghiera per tutta la notte, fino ad attendere i pellegrini che tradizionalmente giungono al Santuario all’alba. Domenica mattina quindi la statua ritorna in Vaticano per ripetere la processione attraverso piazza san Pietro, con inizio alle 9,30, cui segue la Messa presieduta dal Papa, che al termine, prima dell’Angelus, compie l’Atto di Affidamento alla Madonna.La catechesi del PapaUna straordinaria catechesi sul peccato, con le sue conseguenze nell'animo di ciascuno, e sul ruolo della Vergine che scioglie i nodi dolorosi della nostra vita, è stata proposta da Papa Francesco nell'omelia tenuta sabato pomeriggio in piazza San Pietro in occasione della Veglia Mariana. "Quando un bambino disobbedisce alla mamma o al papà, potremmo dire - ha esordito Francesco - che si forma un piccolo nodo. Questo succede se il bambino agisce rendendosi conto di ciò che fa, specialmente se c'è di mezzo una bugia; in quel momento non si fida della mamma e del papà". "Questi nodi - ha scandito il Papa - ci tolgono la pace e la serenità. Sono pericolosi, perchè da più nodi può venire un groviglio, che è sempre più doloroso e sempre più difficile da sciogliere. Ma alla Misericordia di Dio, lo sappiamo, nulla è impossibile! Anche i nodi più intricati si sciolgono con la sua grazia". "Ognuno di noi ne ha alcuni", ha aggiunto ricostruendo poi il dialogo avuto con una persona in crisi di fede, che gli aveva detto: "padre, i miei non si possono sciogliere"."Quello - ha commentato Francesco - è uno sbaglio, tutti i nodi del cuore, della coscienza possono essere sciolti. Chiedo a Maria che mi aiuti ad avere fiducia nella Misericordia di Dio, per sciogleirli per cambiare, lei donna di fede cio dirà vai avanti, vai dal Signore e lei da Madre ci pporterà dal Padre della Misericordia". "Quante volte succede questo!", ha osservato Jorge Mario Bergoglio, che da  arcivescovo di Buenos Aires aveva promosso la venerazione di una immagine nota proprio come "Maria che scioglie i nodi" e che traduce in pratica un'espressione di Sant'Ireneo - citata oggio dal Pontefice - riguardo alla promessa della Genesi, che da una donna sarebbe arrivata la salvezza dopo il peccato originale che il serpente aveva spinto una donna a compiere: "il nodo della disobbedienza di Eva ha avuto la sua soluzione con l'obbedienza di Maria; ciò che Eva aveva legato con la sua incredulità, la Vergine Maria l'ha sciolto con la sua fede". Quando la relazione con i genitori ha bisogno di essere pulita da questa mancanza, ha ricordato Francesco, "si chiede scusa, perchè ci sia di nuovo armonia e fiducia. E qualcosa di simile avviene nel nostro rapporto con Dio. Quando noi non lo ascoltiamo, non seguiamo la sua volontà, compiamo delle azioni concrete in cui mostriamo mancanza di fiducia in Lui, e questo è il peccato, si forma come un nodo nella nostra interiorità". "Il nodo della disobbedienza, il nodo dell'incredulità", ha elencato il Papa ricordando che "Maria con il suo sì ha aperto la porta a Dio per sciogliere il nodo dell'antica disobbedienza: è la madre che con pazienza etenerezza ci porta a Dio perchè Egli sciolga i nodi della nostra anima con la sua misericordia di Padre". "Potremmo chiederci: quali nodi ci sono nella mia vita? Chiedo a Maria che mi aiuti ad avere fiducia nella misericordia di Dio, per cambiare?", ha detto ancora rivolto alla folla di circa 100 mila fedeli presenti oggi in piazza San Pietro.

Il videomessaggio del Papa"O Maria, facci sentire il tuo sguardo di Madre, guidaci al tuo Figlio, fà che non siamo cristiani di vetrina, ma che sanno sporcarsi le mani per costruire con il tuo Figlio Gesù, il suo Regno di amore, di gioia e di pace". Si conclude con questa invocazione il videomessaggio di Papa Francesco trasmesso sabato sera in decine di santuari mariani del mondo (da Loreto a Pompei, da Fatima a Lourdes, da Aparecida a Guadalupe) in collegamento con il santuario del Divino Amore di Roma, dove è stata portata la satua della Madonna di Fatima dopo la Veglia mariana di piazza San Pietro. "Quando siamo stanchi, scoraggiati, schiacciati dai problemi, guardiamo a Maria, sentiamo il suo sguardo che dice al nostro cuore: 'Forza, figlio, ci sono io che ti sostengo!'", assicura Francesco, per il quale "laMadonna ci conosce bene, è mamma, sa bene quali sono le nostre gioie e le nostre difficoltà, le nostre speranze e le nostre delusioni. Quando sentiamo il peso delle nostre debolezze, dei nostri peccati, guardiamo a Maria, che dice al nostro cuore: "Rialzati, và da mio Figlio Gesù, in Lui troverai accoglienza, misericordia e nuova forza per continuare il cammino"."Nell'Adorazione del Santissimo Sacramento - rileva il Pontefice - Maria ci dice: 'Guarda al mio Figlio Gesù, tieni lo sguardo fisso su di Lui, ascoltalo, parla con Lui. Lui ti guarda con amore. Non avere paura! Lui ti insegnerà a seguirlo per testimoniarlo nelle grandi e piccole azioni della tua vita, nei rapporti di famiglia, nel tuo lavoro, nei momenti di festa; ti insegnerà ad uscire da te stesso, da te stessa, per guardare agli altri con amore, come Lui che non a parole, ma con i fatti, ti ha amato e ti ama!'".  

Questa sera - confida Francesco rivolto ai fedeli riuniti nei diversi santuari - mi sento unito a tutti voi nella preghiera del Santo Rosario e dell'Adorazione Eucaristica sotto lo sguardo della Vergine Maria". Quella proposta dal Pontefice è una riflessione sul tema dello sguardo di Maria. "Quanto è importante lo sguardo: quante cose - osserva Bergoglio - si possono dire con uno sguardo! Affetto, incoraggiamento, compassione, amore, ma anche rimprovero, invidia, superbia, perfino odio". Secondo il Papa, "spesso lo sguardo dice più delle parole, o dice ciò che le parole non riescono o non osano dire. Chi guarda la Vergine Maria? Guarda tutti noi, ciascuno di noi. E come ci guarda? Ci guarda come Madre, con tenerezza, con misericordia, con amore. Così ha guardato il figlio Gesù, in tutti i momenti della sua vita, gioiosi, luminosi, dolorosi, gloriosi, come contempliamo nei Misteri del Santo Rosario, semplicemente con amore".La statua originaleLa statua giunta a Roma è quella originale della Madonna di Fatima, che «solo per eventi del tutto eccezionali e straordinari – aveva spiegato venerdì l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, presentando alla stampa la "Giornata mariana" – lascia il Santuario» portoghese, meta ogni anno di milioni di pellegrini (l’ultima volta era accaduto nel Grande Giubileo dell’Anno 2000, quando Giovanni Paolo II il 13 maggio compì l’Atto di affidamento). «Nella Lettera apostolica Porta fidei – ha ricordato il presule citando il documento d’indizione dell’Anno della fede, con la quale si indiceva l’Anno della fede – Benedetto XVI poneva in primo luogo la figura di Maria come icona insuperabile della fede in Gesù». In forza di questo, dunque, «non poteva mancare durante l’Anno della fede, un evento da dedicare alla pietà mariana».La scelta della Giornata mariana, ha poi spiegato Fisichella, «è stata intenzionalmente voluta il 13 ottobre», data in cui avvenne «l’ultima apparizione della Vergine ai pastorelli Giacinta, Francesco e Lucia nel 1917». Fisichella, ricordata la grande devozione di papa Wojtyla alla Madonna di Fatima, illustrando ai giornalisti il percorso della statua dal momento del suo arrivo, ha messo in risalto come «con papa Francesco si è pensato fosse un gesto significativo far fermare la processione per consentire a Benedetto XVI questo momento di preghiera personale, che rappresenta in qualche modo una restituzione della visita che l’allora Pontefice compì a Fatima nel 2010».
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