lunedì 11 gennaio 2016
​Il segretario generale della Cei a margine dell'apertura della Porta della Carità interviene sulle unioni civili: vorrei stessa attenzione per vittime dell'usura.
Unioni civili: la voce della Chiesa 
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​Un appello alla politica a non affrontare solo questioni ideologiche ma a concentrarsi sui problemi reali, quelli delle tante famiglie in difficoltà. Il segretario della Cei Galantino è tornato stamattina a parlare delle unioni civili stamattina, mettendo l'accento sulla necessità di tutelare le categorie a rischio. "Sono contento che il governo sia attento al progresso civile" ma occorrerebbe maggior attenzione per le famiglie in difficoltà ha detto a margine della riunione della Consulta Antiusura. "Si dice che senza unioni civili siamo un Paese arretrato; si dice che senza unioni omosessuali siamo un Paese da terzo mondo. Ma che Paese siamo - si chiede Galantino - quando chiudiamo gli occhi davanti a 1,4 milioni di famiglie vittime dell'usura? Non voglio mettere a confronto le due cose ma vorrei la stessa attenzione" tra il tema delle unioni civili e quello delle famiglie in difficoltà. Nessuna nuova iniziativa, la Chiesa da sempre a fianco della famiglia. "Non c'è da prendere iniziative nuove, stiamo continuando a lavorare" ha detto il segretario della Cei a proposito della posizione dei vescovi italiani. Galantino ha inoltre ricordato che è da lungo tempo e "non da adesso" che la Chiesa italiana sta intervenendo a difesa della famiglia."L'obiettivo fondamentale dei vescovi - ha spiegato monsignor Galantino - è quello di aiutare, prima di tutto se stessi, e i laici impegnati, a rendersi consapevoli del ruolo che loro devono avere ogni volta che entrano in gioco cose che riguardano le persone e che riguardano la società". La consulta anti-usura: 1,4 milioni di famiglie coinvolte. La Consulta Nazionale Antiusura si è riunita a Roma oggi per varcare la Porta della Carità ma anche per riflettere sull'attività a favore delle famiglie indebitate. "Sono oltre 1 milione e 400 le famiglie italiane che versano in una condizione di vita fallimentare - ha ricordato il segretario nazionale della Consulta, monsignor Alberto D'Urso - , non in condizione di progettare un futuro con i propri figli e per i propri figli". D'Urso ha sottolineato che a fronte di questa situazione "sono oltre 340mila le macchinette presenti nel nostro territorio: sono 51mila le videolottery attive nel nostro Paese che distribuiscono illusioni, che seminano disperazione. Oltre 900mila gli italiani patologici o a rischio dipendenza". La Consulta punta il dito contro il gioco d'azzardo. L'8 mille restituito per 11 volte in iniziative concrete. I fondi che la Chiesa italiana prende dall'8 per mille, circa un miliardo di euro l'anno, "vengono restituiti 11 volte, per un miliardo la Chiesa restituisce 11 miliardi in servizi sociali. Lo sottolinea uno studio" ha detto Nunzio Galantino, sottolineando le tante iniziative finanziate dalla Chiesa come la Caritas, la Consulta Antiusura, ma anche opere nei Paesi più in difficoltà o dove i cristiani sono vessati dalla persecuzione. I fatti di Colonia non aiutano integrazione. I fatti di Colonia "sicuramente non facilitano quello che come Chiesa, ma anche come società, stiamo facendo, ovvero lavorare per l'integrazione degli immigrati" ha detto ancora Galantino. "Nessuno - ha aggiunto - vuole chiudere gli occhi dietro a quanto accaduto anche se c'è da comprendere bene cosa c'è dietro questi avvenimenti, che sembrano essere stati organizzati e pilotati. Su questi argomenti è bene aspettare".
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