venerdì 23 ottobre 2015
A chiudere definitivamente il caso della presunta malattia, ora arrivano le parole del neurochirurgo. Le altre smentite 
L'informazione è malata. Il Papa sta bene di Marco Tarquinio
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Già dagli Stati Uniti era arrivata una prima smentita mercoledì. Nel giorno in cui il Quotidiano nazionale sparava in prima pagina che «Papa Francesco è malato» e ha un «tumore benigno al cervello», lo staff americano del neurochirurgo giapponese Takanori Fukushima – chiamato in causa dalla testata per un presunto consulto clinico – aveva bollato lo scoop come «notizia assolutamente falsa». Adesso interviene in prima persona il luminare nipponico. «Sono state scritte tante falsità, non ho mai curato il Papa – spiega Fukushima –. L’ho incontrato solo una volta e non credo si ricordi di me».Dalla casa americana di Raleigh, in Nord Carolina, il medico dialoga al telefono con l’agenzia Ansa ed esprime il suo stupore per «l’inattesa sovraesposizione mediatica». Fukushima, 73 anni, specializzato nel trattamento dei tumori al cervello e degli aneurismi, non nasconde la meraviglia nel vedere il suo nome ovunque («anche sulla Cnn», osserva). Ma non per motivi accademici o scientifici, confida. Il neurochirurgo non riesce a capire le ragioni di una situazione che considera «singolare». «Non parlo italiano – aggiunge –. Forse l’equivoco è nato dall’operazione al cervello che ho fatto su una persona di fattezze e di età simile a quella del Pontefice, con un nome che suonava simile. Il Papa è una persona molto buona e semplice. Non so perché sia accaduto tutto questo, ma comprendo che la sua è una posizione di grande importanza».In Italia Fukushima opera nella Casa di cura San Rossore a Pisa. Ed è prendendo spunto da un volo in elicottero che lo scorso gennaio ha portato il medico dalla clinica toscana a Roma per poi giungere il Vaticano (ma non per incontrare il Papa, bensì alcuni vescovi e il cardinale Angelo Comastri) il Qn ha imbastito il “caso mediatico” che il direttore della Sala Stampa vaticano, padre Federico Lombardi, aveva definito mercoledì «totalmente infondato» e «gravemente irresponsabile». Inoltre sul sito di Fukushima compariva anche una foto (ritoccata al computer e poi rimossa) mentre stringeva la mano a papa Francesco al termine di un’udienza generale del mercoledì nell’ottobre 2014 (la vedete anche in questa pagina). All’Ansa il luminare giapponese conferma le due visite in Vaticano evidenziando che gli spostamenti in elicottero e aereo «sono a mie spese». Sostiene anche che l’obiettivo della sua missione è fare il possibile per salvare il maggior numero di pazienti. «Opero anche persone indigenti», sottolinea. E ricorda gli interventi su tre ecclesiastici. Motivo del riconoscimento arrivato dalla Santa Sede, ossia una pergamena con la benedizione apostolica di Benedetto XVI che poteva essere vista nel suo blog.Nella conversazione con l’agenzia di stampa, Fukushima tiene a far sapere che «l’Italia è il Paese che preferisco tra la decina che giro in Europa» per operazioni e consulti di vario genere. E precisa che «durante i miei soggiorni cerco di insegnare nuove tecniche di intervento, meno invasive e più utili ai pazienti». La struttura pisana che è il suo “punto di appoggio” aveva precisato giovedì di non essere «a conoscenza di nessun incontro privato tra il suo collaboratore e papa Francesco». E aveva chiarito quanto era già noto, ossia di aver messo «a disposizione di Fukushima un elicottero per raggiungere la Capitale» lo scorso 28 gennaio. Viaggio che sta all’origine del polverone sollevato dal Qn.
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