venerdì 15 aprile 2016
​Dai banchi delle elementari fino alle superiori – condividendo tra l’altro la passione comune per il calcio – hanno frequentato sempre le stesse scuole seppure in classi diverse, fino al liceo scientifico “Einstein” di Rimini. È la storia dei fratelli gemelli Pari: fra Michele e fra Fabio che domani a Bologna verranno ordinati sacerdoti.
Fratelli gemelli: entrambi diventano preti
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Dai banchi delle elementari fino alle superiori – condividendo tra l’altro la passione comune per il calcio – hanno frequentato sempre le stesse scuole seppure in classi diverse, fino al liceo scientifico “Einstein” di Rimini.  Dopodiché entrambi, a un anno di distanza l’uno dall’altro, hanno fatto il solenne ingresso nel convento dei frati domenicani di Bologna. Inseparabili in tutto, perfino nella vocazione religiosa.  È una storia dai tratti speciali quella dei fratelli gemelli Pari: fra Michele (al secolo Roberto) e fra Fabio, nati il 14 ottobre 1987 a Rimini, che domani (16 aprile) alle 18 nella basilica patriarcale di San Domenico a Bologna verranno ordinati presbiteri dall’arcivescovo di Smirne, il domenicano Lorenzo Piretto. Con i fratelli Pari verrà ordinato diacono un altro figlio di san Domenico, Luca Refatti, classe 1979 con alle spalle la maturità clas- sica e una laurea in scienze internazionali e diplomatiche e un’esperienza nel volontariato internazionale.  L’evento di domani si inserisce in un momento di grazia per i frati predicatori: ricorrono infatti gli 800 anni dalla fondazione dell’Ordine (1216-2016). Nella basilica bolognese riposa tra l’altro, sotto un’imponente arca, il fondatore dell’Istituto: san Domenico di Guzman (1170-1221). Ma a colpire del rito di domani è l’eccezionalità di questa ordinazione perché coinvolge due gemelli, appartenenti allo stesso Istituto. «Nel nostro Ordine – rivela fra Michele – ci sono due coppie di gemelli in Inghilterra e in Polonia, in Italia ci sono due sorelle gemelle monache a Bergamo. Non saremo dunque i primi». La molla che ha indotto i due ragazzi quasi 29enni a vestire lo stesso abito bianco e nero, – quello dei “cani del Signore” i domenicani – è stata la storia di questa famiglia religiosa. Ma non solo. «La spinta che ci ha aiutato nella scelta – annota fra Fabio – è stato il contatto personale con Dio nella preghiera, nello studio e nello stile di vita maturato dall’incontro con l’esperienza domenicana, antico ordine mendicante da sempre dedito alla preghiera, alla contemplazione e alla predicazione del Vangelo ». Tra i dati interessanti di queste due vocazioni c’è anche il loro percorso accademico: fra Michele ha conseguito la licenza in teologia sistematica alla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino  “Angelicum” a Roma, mentre fra Fabio, dopo aver trascorso un anno a Gerusalemme per apprendere la lingua ebraica, sarà destinato a frequentare a Roma il Pontificio Istituto Biblico. «Non siamo pazzi o visionari – raccontano i fratelli Pari –. Siamo solo ragazzi che hanno  risposto a una chiamata. Non c’è niente da perdere in una vita accanto a Dio, anzi c’è tutto da guadagnare».
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