mercoledì 24 agosto 2011
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U>na boccata d’ossigeno per un Paese in crisi, con gravi problemi economici e un tasso di disoccupazione record superiore al 21%. Partono gli ultimi pellegrini, è momento di bilanci: anche dal punto di vista finanziario. Per gli hotel, i ristoranti e i negozi di Madrid la Gmg ha rappresentato un profitto di oltre 160 milioni di euro. Ma non si tratta solo di incassi per le aziende: la Giornata ha contribuito alla creazione di tremila posti di lavoro.L’accusa principale ripetuta ossessivamente (e aggressivamente, in molti casi) dai laicisti viene smentita dai fatti. Le organizzazioni contrarie alla Gmg e alla visita del Papa avevano trovato nelle presunte «spese pubbliche» la giustificazione perfetta delle loro proteste, convincendo così una fetta dell’opinione spagnola che - pur non essendo esplicitamente laicista né anticlericale - si era fatta conquistare dalla campagna intitolata: «Dalle mie tasche, al Papa zero». Secondo le associazioni che avevano convocato il primo corteo contro la Gmg (terminato, mercoledì scorso, in momenti di tensione con i pellegrini alla Puerta del Sol), la Giornata sarebbe costata 25 milioni di euro alle tre amministrazioni spagnole (Stato, regione e municipio madrileno), dunque ai contribuenti. Il comitato organizzatore della Gmg ha risposto più volte, budget alla mano: 50 milioni di euro di incassi, 50 milioni di euro di spese, senza neppure un soldo in aiuti pubblici diretti. Non solo: le stime iniziali parlavano di un indotto economico di 100 milioni di euro, ma sono state superate dalla realtà. È stato il presidente della Camera di commercio di Madrid e della Confederazione degli imprenditori (Ceim), Arturo Fernandez, a rivelare i primi calcoli: hotel, negozi e trasporti hanno ottenuto 160 milioni di euro di profitti. Senza considerare la pubblicità che la Gmg ha rappresentato per l’immagine di Madrid: un attivo incalcolabile.
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