L'eredità di Biffi: ricerca della verità e stile pungente

Dieci anni fa moriva il porporato che era stato arcivescovo di Bologna dal 1984 al 2003. La Messa di Zuppi. In un libro di padre Carbone i suoi tratti inediti, nel segno della sua ironia
July 10, 2025
L'eredità di Biffi: ricerca della verità e stile pungente
. | Il cardinale Giacomo Biffi
A dieci anni dalla scomparsa del cardinale Giacomo Biffi, oggi la diocesi di Bologna, assieme a tutta la Chiesa italiana, si ritrova nel ricordo di una figura che ha lasciato un’impronta profonda e indelebile. Nato a Milano nel 1928, Biffi fu arcivescovo di Bologna dal 1984 al 2003, e morì l’11 luglio 2015 all’età di 87 anni. Teologo raffinato, pensatore libero e pastore schietto, Biffi ha incarnato una visione del cristianesimo capace di coniugare profondità dottrinale e ironia disarmante.
Celebre per le sue frasi provocatorie e per il suo stile diretto, Biffi sapeva impastare la teologia con la quotidianità, rendendo accessibile il mistero cristiano anche ai più lontani. La sua “cristologia cosmica” e la lettura teologica della parabola di Pinocchio sono solo due esempi della sua originalità.
Nel decennale della sua morte, Bologna lo celebra con una serie di eventi culturali e liturgici: dalla Messa in suffragio presieduta oggi alle 17.30 dal cardinale Matteo Zuppi nella Cattedrale di San Pietro, agli incontri pubblici su “Biffi e la città”, “Biffi e la teologia” e “Biffi e i giovani”. Il ciclo, significativamente intitolato "Biffi e Bologna. Il sapore dei tortellini, la sfida attuale della vita eterna", riflette il desiderio di mantenere viva la sua eredità spirituale e intellettuale.
Eredità che si potrebbe sintetizzare nello sforzo continuo di mettersi alla ricerca del senso. La sua voce, forte e determinata, ha attraversato anni complessi, lasciando dietro di sé frutti che ancora oggi germogliano. Il suo contributo di fatto ancora oggi parla e continua a provocare, perché, come lui stesso affermava, “Cristo è vivo e il cristianesimo appare sempre più la sola alternativa all’assurdo”.
E in occasione del decimo anniversario della morte del cardinale Biffi, le Edizioni Studio Domenicano di Bologna (ESD) hanno pubblicato «Detti non scritti. Ma scritti perché detti». Si tratta di 144 pagine (euro 14,00) che raccolgono 100 aneddoti e piccoli scritti del cardinale ambrosiano Biffi (1928-2015). Chi lo ha frequentato e ne godeva la simpatia sicuramente li ha ascoltati e li potrà ricordare con gusto. Il volume contiene i ricordi di Biffi seminarista a Venegono, sacerdote ambrosiano, vescovo ausiliare di Milano e cardinale di Bologna. La chiave di lettura è l’ironia. Sotto quest’aspetto il cardinal Biffi, talvolta, era proprio incontenibile. Se avesse avuto una battuta ironica e pungente sulla punta della lingua, la avrebbe dovuta dire a tutti i costi. E se ne compiaceva lui stesso. La raccolta di questo materiale inedito è stata curata e confezionata, con stile certosino, dal frate domenicano Giorgio Maria Carbone che firma l’introduzione a questo sapido libro. Padre Carbone è stato negli ultimi anni della vita dell’arcivescovo emerito di Bologna il custode e il curatore dei più importanti saggi teologici biffiani per le ESD.
La copertina del libro Detti non scritti in cui emerge il Biffi che non ti aspetti - La copertina del nuovo libro di Biffi con alcuni suoi aneddoti
La copertina del libro Detti non scritti in cui emerge il Biffi che non ti aspetti - La copertina del nuovo libro di Biffi con alcuni suoi aneddoti

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